Il Trialario Team viene fondato nel 2004 per semplificare la gestione del Trofeo Trialario che a breve avrebbe visto la luce.

Troppo oneroso sarebbe stato affidare ancora una volta tutta la macchina organizzativa al Trial Team Millepiedi che già si doveva occupare della gestione della propria squadra agonistica. Con l’avvento del Trofeo Trialario infatti numerosi piloti di altri Club avrebbero avuto necessità di staccare tessere e licenze tramite uno o più club affiliati alla UISP, ma non essendocene molti al tempo collegati direttamente al Trial si pensò di fondarne uno “ad hoc”. Il Trialario Team, appunto.

Augusto Bartesaghi, fino ad allora vicepresidente del Team Millepiedi, assunse la carica di Presidente del Trialario Team e l’avventura ebbe inizio.

Come previsto, nei primi anni le licenze e tessere UISP necessarie per partecipare alle gare del Trofeo Trialario vennero interamente staccate dai soli Millepiedi e Trialario Team che continuarono nella loro politica di aumentare quanto più possibile il numero dei soggetti, club, interessati al fine di garantire un futuro sia al Trial come sport che al Trofeo Trialario stesso.

Ecco infatti che già dal terzo anno alcuni altri gruppi, poi a breve tramutatisi in club veri e propri, con l’aiuto del Millepiedi e del Trialario Team poterono affacciarsi alla scena organizzativa e realizzare delle gare del Trofeo Trialario in maniera sempre più autonoma.

Con grande nostra soddisfazione nella stagione 2012 finalmente alcuni di questi nuovi club organizzeranno in loro totale autonomia anche economica alcune gare del Trofeo Trialario.

Da notare che il progetto Trialario ha avuto necessità di essere realizzato per arginare la continua ottusa visione dei responsabili FMI Lombardi dell’epoca che per anni avevano lavorato in modo da accentrare sempre di più le attività organizzative nelle mani di pochissimi club, ed operando in modo da escludere in maniera sempre più netta, anche in modo pretestuoso, i club più piccoli che, grazie alla passione di alcuni, cercavano di offrire la propria collaborazione. E il riferimento non è solo al Millepiedi: all’epoca numerosi club si scontrarono con questa realtà e molti, scoraggiati, si ritirarono dalla scena.

Ecco quindi il progetto Trialario: rompere il monopolio FMI e l’oligarchia di pochissimi (tre) club che all’epoca pretendevano di dirigere tutta la scena, incrementare il numero dei club organizzatori di gare, perchè solo così si sarebbe aumentato il numero dei piloti, e non da ultimo dei possibili sponsor, ed evitato il rischio futuro di difficoltà organizzative, rendere disponibili il più possibile le risorse economiche a tutto l’ambiente Trialistico amatoriale che da sempre era considerato dalla FMI l’inutile e fastidioso fanalino di coda del motociclismo al quale riservava sempre e solo aumenti dei costi e mai investimenti. E oggi a distanza di oltre 20 anni nulla è cambiato…

I risultati sono sotto gli occhi di tutti anche se in realtà il progetto sarà realizzato completamente solo quando questo avrà una garanzia di continuità nel tempo, ma la certezza di aver gettato ottime basi ci lascia ben sperare per il futuro.

Importante per noi è che il Trial possa crescere indipendentemente dai colori o dalle bandiere tenendo ben presente che il monopolio non genera mai le cose migliori che invece genera una sana collaborazione attiva. Per questo speriamo anche che un un domani, possibilmente vicino, grazie a visioni più lungimiranti, serie, meno politiche e politicizzate e collaborative di nuove dirigenze FMI si riesca a spingere tutti nella stessa direzione anzichè in direzioni differenti e andare così tutti più veloci

…anche se dobbiamo prendere atto che dopo venti anni qualcosa è addirittura peggiorato…

Trial Team Millepiedi & Trialario Team

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