Il Trial Team Millepiedi nasce nel 1997 da un’idea di Augusto Bartesaghi e Luigi Schiavi (ai tempi piloti in attività e con parecchi anni di esperienza nel campo dei campionati amatoriali) con lo scopo di gestire al meglio la sezione agonistica realtiva alla pratica del Trial nell’ambito del Moto Club Olginate.
I nuovi piloti del Team passarono in pochissimi anni dal numero iniziale di 8 ad oltre 50 e più di 100 piloti passarono nelle file del team nei soli primi 6 anni di attività, e si trattava esclusivamente di nuovi piloti, cercati tra i praticanti di questo sport che non si erano mai avvicinati alla pratica agonistica, non piloti sottratti ad altri club, cosa che non avrebbe portato alcun beneficio al settore.

L’intenzione di migliorare il settore Trial regionale, ampiamente dimostrata dagli investimenti fatti per portare sempre più piloti ai campionati regionali e nazionali, e non solo, si infranse però da subito contro una miope e decisamente inetta e arrogante gestione del comitato regionale Trial FMI.
Nacque quindi l’esigenza di continuare l’esperienza estremamente positiva del Millepiedi al di fuori del “controllo” della FMI.
Con la nascita del Trialario Team, il Team Millepiedi pose le basi per la creazione di un campionato alternativo al monopolio FMI che tanti danni aveva fatto e continuava a fare a quell’epoca e si arrivò così nel 2004 alla prima stagione del Trofeo Trialario, realizzato in collaborazione con la federazione UISP.
Il regolamento di tale campionato fu il risultato di anni di esperienza e di valutazione delle correzioni necessarie alla gestione di campionati amatoriali e promozionali che la FMI si ostinava a non comprendere o forse a rifiutare per altri, più personalistici, motivi.

A dimostrazione della bontà di tale regolamento il fatto che da allora non è mai stato cambiato in nessuna delle sue parti e che come d’incanto, sette anni dopo, nel 2010, la stessa FMI che per anni lo aveva osteggiato lo utilizzò, copiandolo persino nelle virgole, per la realizzazione del campionato ALL-TRIAL poi reclamizzato come invenzione del co-re fmi lombardo ed in particolare dell’allora responsabile Giulio Mauri.
Non solo il regolamento fu la chiave del successo: gestione informatica delle classifiche con sistemi all’avanguardia mondiale (richieste di informazioni giunsero anche da oltre oceano), grande considerazione dei piloti partecipanti e di tutti i collaboratori visti come protagonisti assoluti, investimenti economici sempre ai massimi livelli in base alla disponibilità di anno in anno, premi in numero sempre maggiore ma sempre subordinati all’impegno e non al solo risultato ottenuto dai singoli. Tutti questi ed altri ancora sono elementi che inizialmente sono stati considerati come fondamentali per ottenere, ottenendoli, risultati ottimali; la storia ormai consolidata sia del Trial Team Millepiedi che del Trofeo Trialario sono la dimostrazione inoppugnabile della bontà dell’idea, del progetto e delle modalità per la sua realizzazione.

Una sola cosa temiamo e cioè che il consolidamento di questa realtà che da tempo ha generato inevitabilmente un miglioramento e contribuito a dare maggior brio ad un ambiente stagnante per un monopolio in passato mal gestito, rischi agli occhi di coloro che solo da poco tempo si sono avvicinati a questo mondo di essere considerato come dovuto, normale e non invece frutto di grandi fatiche e di eccezionali coincidenze e quindi meritevole di sostegno e di seguito. Lo scadere nuovamente in un monopolio porterebbe inevitabilmente, come tutti i monopoli, ad una involuzione.
Quindi a tutti diciamo: occhi e orecchie aperte; il Trial è uno sport bellissimo ed appassionante non lasciamocelo rubare e danneggiare da chi lo vuole utilizzare per i suoi scopi tutt’altro che sportivi.

Buon divertimento a tutti.

 

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