Ormai nota ai trialisti, la località di Buglio in Monte ha confermato la fama di terreno molto adatto allo svolgimento di gare.

La giornata è stata premiata da uno splendido sole quasi estivo, che ha reso scintillanti le fronde ancora bagnate dai temporali del giorno prima e ancora più spettacolare la vista sulla piana di Berbenno, limitata ad est dalle cime appena sprizzate di neve.

I temporali infatti hanno sottolineato le fatiche dei tracciatori, impegnati fino alle 18 e 30 del sabato con fettucce paletti e bandierine sui terreni da poco   sfrondati e resi praticabili dai sempre efficienti ed organizzati ragazzi del team di Buglio, raccolti intorno al nome dello sponsor principale, la Edil Taglio Cemento.

Per offrire zone vergini in una montagna che i trialisti del luogo conoscono benissimo, Cristian e Alessandro Azzalini e Gabriele Oberti hanno lavorato di lama e motosega preparando, a pochi metri da zone “classiche” del luogo, altre splendide sezioni spettacolari e impegnative senza sconfinare nel pericoloso.

Ottima quindi la scelta del livello tecnico, la domanda rivolta la mattina da uno dei tracciatori è stata: “oggi avete tracciato da asciutto o da bagnato?”.

A Buglio quest’anno (a differenza dell’anno prima dove si era cercato di contenere le difficoltà considerando l’umidità del giorno prima) si è tracciato contando sul fatto che il sole avrebbe asciugato gli esiti dei temporali del giorno prima, cosa che è successa solo parzialmente ma in modo sufficiente a lasciare le zone del giusto livello, come in effetti confermano i punteggi di tutti i piloti.

Invogliati dall’ampia scelta degli ostacoli molte delle zone tracciate sono risultate lunghe ancorché la maggior parte  molto ampie e guidabili.

La zona 3 e la zona 6, al primo giro, hanno creato qualche battuta d’arresto a molti piloti delle categorie gialla e verde, in difficoltà su sassi che non potevano essere affrontati senza il necessario slancio, che hanno rallentato molto lo smaltimento dei concorrenti in coda.

Dopo il primo giro i piloti, oltre che la scelta delle traiettorie, hanno imparato la posizione delle zone e, si sono distribuiti al punto che i tempi di attesa sono rimasti sotto i 3-4 minuti per quasi tutte le zone.

La lunghezza del trasferimento, molto molto spettacolare peraltro, ha però costretto a calcolare bene i tempi per non trovarsi a corto di minuti dopo aver impiegato più di due ore per il primo giro, ne hanno fatto le spese alcuni piloti (in tutto 7) sicuramente svantaggiati da non aver scelto la sequenza a loro più favorevole di affrontare le zone.

Avendo infatti già da tre gare apportato una modifica al programma di gestione informatica della gara, è possibile anche all’ultimo giro affrontare per ultima la zona più distante dalla partenza, bloccando in quel punto il tempo di gara.

Ha approfittato di questa possibilità, evitando quindi di affrettarsi eccessivamente per tornare alla zona 8 vicino alla partenza, il vincitore della categoria Dilettanti, Daniele Mainardi.

Benché sia un pilota di scarsa esperienza (primo anno di gare), può vantare una preparazione tecnica ed atletica notevole che lo hanno aiutato ad ottenere il primo posto nelle ultime tre gare.

Proprio in gare come questa, benché non fosse necessario saper spostare nelle zone gialle e verdi, il bagaglio tecnico ed atletico permette una scelta ancora maggiore sul modo di approcciare l’ostacolo con i visibili risultati.

Sono 4 i punti che separano Mainardi da Pedroncelli, altro giovanissimo che si affida alla guida grintosa per non mettere giù i piedi, termina a 20 rispetto ai 16 di Mainardi.

La distanza tra i punteggi in classifica è di solito indice di una gara selettiva, come era infatti nell’intenzione dei tracciatori, in modo da permettere il recupero in caso di errori fortuiti.

Nome ormai noto al podio della Gialla, Triangeli riesce a piazzarsi in terza posizione grazie ad uno splendido secondo giro, il migliore della categoria, un po’ come aveva fatto a Pellio dopo un primo giro fuori taratura.

Al Quarto posto Agostino Tavaglione risente, ma non più di tanto, di una caduta alla zona tre,il cui passaggio finale presentava una salitina di raccordo sconnessa e più viscida di quanto non desse a vedere (e che ha fermato quasi tutti quelli che non allargavano fino alla fettuccia la curva precedente) e così lascia il terzo gradino ai giovani.

Lo ritroviamo però sul primo gradino del podio a ritirare il primo premio della Dilettanti Over, ai danni di Malvestiti premiato come ottimo secondo in quella classe.

Triaca, Pomoli e Perico sono i giovani che si inseriscono tra Tavaglione e Malvestiti, seguito a sua volta da Panizzoli (con la sua Jotagas reduce dalla tracciatura delle tre giorni di Valtellina, si calcolano circa 500 km di montagna in 6 giorni di lavoro)

Tutti questi piloti concentrati, dal 4° al 9° posto, in 4 punti da 30 a 33, accomunati più o meno dalla bravura anche per posizioni molto diverse.

Un po’ indietro, anche se stabile, Clara Machiavello limita i danni di una gara che sicuramente avvantaggia chi può contare su muscoli di maggiori dimensioni, vedremo che il suo impegno sarà premiato nella classifica a squadre.

Sfida all’ultima zona tra Acquistapace e Pallisco, entrambi colpiti da un 5 inatteso, con meritata vittoria di quest’ultimo che sfodera ben 2 giri a un punto lasciando al giovane di Piantedo ben poche speranze di recupero, si impone però con ben 10 punti di scarto su un fortissimo Rocco Parolo che trova qui la compostezza per sfoggiare una guida ed una condotta di gara molto regolari.

Sempre a ridosso del podio Davide Cereda, che in tutte le gare ben figura nonostante i due anni di stop e le fatiche organizzative del team Triangolo Lariano.

Al 5° e 6° posto ci sono Acquistapace Luca e il noto Raschitelli Mauro, anche lui sempre in prossimità delle prime posizioni e a Buglio sul primo gradino del podio della Over con il suo responsabile capocordata di team, Luciano Burinato a ritirare la coppa del 2° posto.

Molto avvincente la competizione scatenatasi per il podio della expert, che in alcune zone si avvicinava molto alla pro come difficoltà tecniche di percorso (anche se non come altezza degli ostacoli), incredibile il primo giro di Verdari che sembra spazzar via ogni dubbio sulle possibilità di togliergli il primo posto, un bravissimo Oberti, pur protagonista di uno spaventoso volo alla zona tre, con tanto di moto imbizzarrita giù per la scarpata, riesce a fermarsi a 14 punti con Azzalini Alessandro e De Angelis a 19 e 18.

Recuperando un punto alla volta, De Angelis riesce a chiudere il terzo giro a soli 5 punti, che sufficienti per colmare lo svantaggio con Oberti ma non per battere Verdari (23 punti totali) che però arriva FTM di 2’ e 35” , attardato è vero dal fatto di aver aperto lui le zone blu, rimanendo escluso dalla classifica.

Da vero sportivo ha però espresso pareri lusinghieri sulle zone e non si può non riconoscergli la superiorità anche in questa gara.

La classifica prende perciò questa forma, De Angelis Oberti e Azzalini sul podio, Casari, pur svantaggiato da un problema alla frizione che gli ha causato spettacolari cadute (per fortuna senza conseguenze) riesce a soffiare il 4° posto a Macché, autore però di uno splendido passaggio a zero sul terribile tronco viscido a metà di una salita della zona 2.

Poncia Zampieri e Gatti concludono la classifica, con Dino Poncia che viene chiamato sul podio a ritirare la coppa del secondo posto nella Expert Veterani dietro a De Angelis.

Grande spettacolo offerto, come sempre, dai funamboli della Pro, con Cattaneo che, reduce dall’italiano TR2 su queste zone decisamente al di sotto dei suoi limiti deve solo stare attento a non sbagliare, tanto che conclude a 1 punto totale.

Splendido Sonny Goggia, alla guida di una Beta Evo 2011 per guasto alla sua 2015 del venerdì sera composto ed elegante nella guida oltre che energetico dove serve ha ridotto i parziali da 9 a 2 e a 0, su zone dove lo zero non era affatto scontato.

Peccato per Gianoni, che a causa di un inconveniente ha cercato di salvare il salvabile dopo un notevole primo giro a 6 (in seconda posizione), ha dovuto accontentarsi però del 7° posto.

In terza posizione il determinatissimo Lorenzo Gandola, che dopo aver patito nel primo giro le zone ancora umide e il fatto di guidare un 125, riesce a girare a 2 il terzo giro superando un altro sorprendente 125, Ruga Michele che questa volta è davanti nientemeno che a Codega e Zampieri .

Unico superstite della over, Balossi, si difende con un terzo giro a 24 penalità e ritira il premio come miglior Pro Veterano.

Decisamente non avvantaggiato dall’essere sul  terreno di casa, Cristian Azzalini, giunge alla partenza dopo aver lavorato tutta la settimana proprio per la gara e la stessa mattina per gli ultimi preparativi del percorso, non stupisce che abbia totalizzato dei parziali decisamente più alti di quello che di solito può fare, anzi è già lodevole il suo ultimo giro a 16 che gli è costato però il FTM per il tempo necessario a riposarsi tra una zona e l’altra.

Finite le fatiche dell’agonismo la capiente sala della pro loco di Buglio si è riempita di piloti ed accompagnatori intenti a consumare libagioni consistenti in polenta e brasato o altri saportitissimi contorni, terminati prima o durante le premiazioni a dispetto del numero di piloti in flessione rispetto alle prime gare.

Premiazioni ricche grazie all’estemporaneo inserimento dei primi classificati Veterani o Over, e apprezzamenti anche dal Sindaco in persona che, se gli eventi sono favorevoli, è più che disponibile a dare a tutti gli organizzatori il suo appoggio per replicare questo riuscitissimo evento.

Ciao a tutti

 

Pietro De Angelis

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