Hanno suscitato l’approvazione della direzione di gara le zone della gara di Rogolo sapientemente individuate dal regista della prima del Trialario 2017, Andrea Fistolera, che possiamo dire essere uno dei pochi ad aver fatto del trial il suo lavoro.Viste e piaciute dove sono state pulite e collocate (solo le zone artificiali prima della partenza sono ancora da definirsi) sono zone in territorio boschivo molto eterogenee e varie, con presenza di fiumetto, parti viscide, terra, rocce asciutte e, in caso di tempo non favorevole, anche rocce che mantengono l’aderenza da bagnate.

Come premessa il territorio dove verrà dislocata la competizione offre tutti gli elementi per un’ottima riuscita, da parte nostra ci sarà il massimo impegno per completare nel migliore dei modi questa compagine organizzativa.

Come già nei precedenti tre anni le zone dovrebbero essere fluide ed intense, dove la guida no-stop (anche se stop e arretramenti con i piedi sulle pedane continueranno a essere consentiti) dovrebbe permettere alle prime due categorie di eseguire quasi tutte le zone.

Come i nostri piloti sanno, uno dei nostri primi obiettivi è evitare le code ai concorrenti, l’ampia scelta di difficoltà nelle aree decespugliate permetterà di selezionare i pochi e più rappresentativi ostacoli lasciando gli spazi di uscita per chi dovesse rimanere bloccato da qualche asperità evitando di intralciare i successivi piloti.

Le foto ritraggono una delle aree più fotogeniche, anche perché in una radura, ma nel giro di un paio di centinaia di metri ci sono altre tre zone molto interessanti da guidare più che da vedere; anche per le categorie verde e gialla ci sarà una rampa (che non sempre è disponibile nei terreni dove si traccia) ed alternanza di rocce di discrete dimensioni e terra. Visto che il terreno lo permette, per tutte le categorie (soprattutto verde e gialla) ci saranno più possibilità di traiettoria, un po’ meno scelta per le categorie più impegnative cui non mancheranno i motivi di soddisfazione pur senza aumentare il livello di pericolosità.

Abbiamo anche qualche parola di apprezzamento per le sezioni riservate ai minitrial, tracciate in un’area ben fornita di ostacoli proprio a misura (ma che potrebbero essere validi anche per zone gialle o verdi, con qualche sasso “blu”) che renderà ai piccoli piloti la sensazione di essere in una gara titolata, 4 le zone minitrial tutte vicine (ottimo per i genitori a piedi) più una zona artificiale da ripetersi tre volte di seguito in prossimità dell’arrivo.

Dulcis in fundo, la località di partenza è un famoso agriturismo con SPA e punto di partenza per numerose attività sportive.

 

Pendio con le rocce già pronte per i verdi e blu…

“La Fiorida” è un organizzatissimo complesso di valorizzazione dell’artigianato alimentare valtellinese, che, oltre alle terme può offrire un fornitissimo negozio sempre aperto che farà molta gola ai buongustai che seguono la gara “senza moto” (per gli amanti dei dolci oltre ai gelati squisiti ci sono torte e preparati di grande levatura).

Conoscendo il trattamento di favore di cui godono i giudici di zona in alcune gare per chi non è munito di licenza potrebbe essere l’occasione per prenotarsi nella squadra degli ufficiali di percorso.

Anche se molte di queste particolarità sono capitate proprio nella prima gara per una fortunata coincidenza, se il clima assiste meglio di così non si poteva chiedere, mi direte poi se ho esagerato.  Ci vediamo alla gara.

 

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