Altro che domande esistenziali, l’origine dell’Universo, chi ha colonizzato il pianeta terra, capire cosa pensano le donne… la domanda che il Barte e De Angelis si fanno con insistenza nella settimana prima delle gare è questa: che clima ci sarà domenica?

Piove, non piove, piove, non piove?

Piove.

Sì … ma quanto piove? Un fiorino.

Scherzi a parte le ultime due gare sono state caratterizzate da questi dilemmi più che le precedenti e su come organizzare la tracciatura.

In entrambi i casi possiamo dire che l’impegno dei gruppi organizzatori delle località di appoggio è stato ben evidente nella pulizia delle aree, alcune delle quali, soprattutto a Cremia, hanno mostrato concrezioni rocciose su cui negli anni passati avrebbero giocato volentieri centinaia di bambini.

Concrezioni rocciose su cui, grazie alla ruvidità, hanno poi giocato volentieri anche decine di trialisti, una roccia che non perde troppo di aderenza anche se bagnata (tranne che sulle superfici spigolose) e proprio questa caratteristica ci ha consentito di lasciare nelle zone lastre che con altri tipi di roccia sarebbero state incompatibili con la pioggia.

Anche il tratto di fiume, che già faceva parte di una zona di un paio di anni fa, ha subito delle modifiche ad opera dei recenti nubifragi, mostrando un lato ancora più coreografico di cui abbiamo subito approfittato per le foto che vedrete nelle gallerie.

Ma torniamo alla base.

Base Cremia che torna ad essere Trialario per l’intervento di Matteo Pozzi, sicuro di poter offrire materiale idoneo a costruirci una gara sopra anche dopo le fatiche organizzative della già riuscita motocavalcata.

Tra l’altro, lo stesso Matteo Pozzi si era presentato dispiaciuto di non essere riuscito a predisporre gli ostacoli per la consueta zona indoor che permette ai passanti di vedersi un po’ di trial nella piazza della chiesa.

Dispiacere che non ha per nulla colpito i concorrenti invece che, nel caso di Cremia con in altri contesti, preferiscono di gran lunga approfittare degli ostacoli naturali di cui il territorio è ben generoso ed anzi, lo sarebbe ancora di più se nella stessa zona non si dovessero mettere tutte e quattro le categorie, ma spesso ci sono dislivelli da TR! Ma quasi niente per i comuni lavoratori.

Tornando al piove/non piove spesso abbiamo preferito bagnarci la domenica ma essere asciutti il sabato, salvo il fatto, se non si conosce il territorio, di esagerare in semplicità o in difficoltà.

E, questa volta, dopo circa 316 consultazioni del meteo, si è deciso: tracciatura da bagnato.

Tracciatura tendente al facile, nelle intenzioni, ma non troppo.

Quello che non era stato calcolato era l’emersione di alcune radici, qua e là, ma su quello non si può pretendere l’ecoscandaglio per sapere quanti centimetri di terra ci sono a disposizione dei concorrenti.

Anche perché, sinceramente, i due che hanno messo le bandierine il sabato, oltre a bandierine e fettuccia si dovevano portare su tutto il percorso: mazzetta, palo in acciaio inox per preparare l’ingresso dei paletti, graffettatrici, reseghino, manaresso, roncola (curlasch) molle e naturalmente trapano tassellatore a percussione a motore a scoppio.

Tutto questo in due e con sommo gaudio delle articolazioni del rachide lombare.

Grazie alla scelta dei posti, messa a punto, appunto dal team di Cremia cui a Matteo Pozzi si sono aggiunti a collaborare Papà Riva, Davide De Giorgi e l’ex pilota Blu Zilioli, gli sforzi organizzativi sono stati ripagati da una bella gara, in cui il livello tecnico e di difficoltà ha dato moto ai piloti di tutti i livelli di preparazione di raggiungere i rispettivi obiettivi.

Anche i più allenati, più appassionati per la competizione, hanno avuto la possibilità di esprimersi su situazioni abbastanza tecniche da richiedere un forte impegno, per potersi avvalere delle parti di zona che fornivano la necessaria aderenza c’era spesso bisogno di decidere con precisione dove mettere le ruote e per fare questo non tutti gli stili sono adeguati.

A trarre vantaggio da queste capacità sono stati soprattutto i primi 3 amatori, giovanissimi e molto allenati Robba Ruffoni e Svanella, giunti nell’ordine terzo secondo e primo, con quest’ultimo che poteva permettersi il lusso di farsi dire dal suo minder di quanti centimetri spostare la ruota dietro per la migliore rincorsa.

Nella nostra infinita veggenza possiamo predire che Svanella, con il suo totale a 11 penalità, qualche podio riuscirà ad occuparlo anche nella categoria superiore, decisamente più a lui congeniale visto il suo livello di preparazione.

Dieci punti in più per Ruffoni, che in quanto a grinta e precisione non è carente, esempio atletico di come si possono mettere a frutto gli insegnamenti della Fisto Trial School.

Ottimo terzo per Robba, che dopo una lotta serrata mette a segno contendendosi il terzo posto con Gaspare Pomi che con tre punti in più esce dal podio ma conserva la quarta posizione in campionato, e la prima nella veterani ormai impossibile mantenere il podio contro giovani così allenati.

Inatteso il quinto posto di Corbellini, partito forse con uno spirito meno competitivo riesce a limitare molto gli sbagli, raggiungendo questo risultato decisamente superiore alle attese, benché la sua guida sia comunque promettente. Al sesto posto, con una nuova moto M315 vecchio modello ma in perfette condizioni troviamo Conti addirittura davanti a Basile.

Sorpresa anche per la risalita in classifica di Luca Malvestiti che ha evidentemente ingranato la giusta condizione in buona parte della gara, contrastando l’esito degli altri errori lasciati sul percorso, non potevamo comunque pretendere di trovarlo davanti a Conti e Basile, lascia dietro di se Renato Strazzari che con il nuovo stile di guida sembra deciso a mantenere la parte alta della classifica.

Interessante confronto anche nella categoria expert, il cui livello delle zone, senza che fosse l’intenzione dei tracciatori, sembrava fatto apposta per evidenziare chi sapeva mantenere la stabilità mentale, tra ostacoli alti e parti scivolose.

Mentre quasi tutti i piloti finivano il primo giro ben oltre la decina di punti, alternandosi nel distribuire i cinque su zone differenti, la coppia di testa chiudeva non solo senza passaggi a 5, ma anche con quasi tutti zeri.

Un confronto che si conclude solo al terzo giro a causa di un inatteso 5 di Salvagni alla radice della zona 2, mentre Massimiliano Delli Paoli determinatissimo evita anche quell’errore totalizzando 14 penalità contro i 16 di Federico Salvagni.

Il terzo gradino del podio sembra aperto a più possibilità con un non nuovo (in tutti e due i sensi) Balossi che conduce il gruppo degli inseguitori di cui fanno parte anche il giovane Loris Riva, Nicholas Galbani e Pietro De Angelis.

Un lieve peggioramento delle zone inumidite benché fosse cessata la pioggia, ha permesso un ribaltamento della classifica inseguitori, solo Fabio Macché finisce il giro a 6, ed il parziale di 3 di De Angelis lo porta ad avvantaggiarsi del cedimento degli altri giungendo alla fine terzo.

Lo segue infatti Nicholas Galbani, davanti a Lorisi Riva che deve fare i conti con una frizione non più efficiente per le risposte rapide.

Fuori discorso il piazzamento di Fabio Macché che proveniente dalla categoria Pro è zavorrato di 20 punti.

Il maggior cedimento di Balossi avvantaggia anche Andrea Bianchini, che già si era distinto per il bel passaggio alla radice della zona due dopo il 5 di De Angelis.

Partito con ottimi passaggi alle zone 1 e 2 ed altre zone, finisce abbastanza in basso Max Gatti, probabilmente per un crollo di fine stagione del suo motore, peccato perché in molte zone lo si era visto con una determinazione che quest’anno non aveva ancora mostrato.

Conferma di vittoria nella dilettanti per Mauro Pedroncelli, non nuovo a questo genere di prestazioni sul bagnato, solo tre i punti totali per lui mentre il suo intermittente inseguitore, presente solo a poche gare che non manca di firmare con un podio, ne totalizza 9. Seconda posizione per Carlo Formenti, sulla sua Sherco 2004 restyled in azzurro compresa la catena davanti al pur efficacissimo Bettega che ruba di un punto il podio al quasi omonimo Lorenzo Bettiga.

Quinto posto per Leonardo Alietti che forse sperava in un bis di vittoria della gara di Alcenago ed invece deve accontentarsi di battere Sergio Bellati.

Dopo Molteni che porta la sua Beta al settimo posto abbiamo l’intramontabile Garzetti che con moto ed esperienza datate alquanto si inserisce in questa banda di giovani o comunque quasi coetanei del figlio.

Saltiamo al 18° posto per trovare la conduttrice della Ladies Cup, Clara Macchiavello che chiude una gara a suo dire molto apprezzata con un ottimo giro a 8 punti, recuperando con questo parecchie posizioni.

Lotta per il primo molto serrata anche nella categoria Pro, dove Ruga convintissimo sugli ostacoli, si avvantaggia decisamente dei suoi luoghi di allenamento, non sconosciuti però anche al suo inseguitore Luca Poncia.

Sapendo che questo tipo di ostacoli sono pane quotidiano per entrambi i tracciatori speravano di non deluderne le aspettative con una gara troppo facile per loro ed invece, a sentire le dichiarazioni, pare che il livello fosse sufficiente a vederli impegnati e divertiti (considerando che nel campionato regionale corrono nella categoria TR2).

Dopo i 21 punti di Luca Poncia vediamo Raffaele Pizzini a 25, anche lui soddisfatto della gara sebbene questo non sia il suo miglior piazzamento.

Qualche difficoltà in più la prova Valerio Codega, terminando lo stesso con un buon punteggio sul giovanissimo Ruffoni, che porta il suo 125 sugli ostacoli più alti malgrado la minor potenza.

Nei ringraziamenti cui ha partecipato il Vicesindaco, Sig. Italo, soddisfatto della riuscita dell’evento e della pulizia dei boschi ad esso accompagnata; termina con i ringraziamenti, e addirittura qualche spiraglio di sereno, questa gara che doveva essere molto più bagnata.

Invece, come spesso accade: Audaces Fortuna Juvat timidosque repellit (la fortuna aiuta gli audaci e respinge i paurosi), anche questa gara è stata graziata nella temperatura e nella pioggia, consentendo di finire la giornata con una premiazione asciutta e festosa.

Devi essere connesso per inviare un commento.
Menu