Manca  poco all’inizio della stagione trialistica; manca poco all’inizio del “nostro” circuito.
Tra pochi giorni verranno ufficializzate date e luoghi delle gare inserite nel circuito Trialario.
Abbiamo pensato di “muovere” il nostro portale, parlando con uno dei promotori del circuito. Ecco un intervista con Luigi Schiavi
Ciao Luigi: siamo in un periodo di crisi, di difficoltà. Come avete gestito questa situazione per proporre un’altra edizione del circuito?
“ Purtroppo qualche piccolo aumento nelle quote di iscrizione c’è stato: cioè da quest’anno ogni iscritto pagherà una quota di aggiuntiva di euro 25 all’iscrizione (sono 30 euro ma non si paga più la tabella numerata che gli anni scorsi costava 5 euro). Bisogna però cosiderare che da sempre la quota di iscrizione alle gare Trialario è di soli 15 euro (GRATIS per donne e minorenni !), la più bassa in assoluto.  A questo sono da aggiungere i premi bonus per chi partecipa alle gare, cioè pneumatici, oltre 40, una moto gratuita ad estrazione a fine anno, un premio di 600 euro sempre ad estrazione per le squadre, e altro ancora. Insomma costi già molto contenuti addirittura quasi annullati dai premi distribuiti durante la stagione”

Quando si dice, si parla, di Trialario si presenta solo le figure di Augusto Bartesaghi e Luigi Schiavi ?
“ Beh, gli artefici siamo noi ma il nostro successo è dovuto anche al fatto che abbiamo saputo circondarci di persone capaci. Il bello è che molti si sono avvicinati al Trialario e hanno offerto la loro collaborazione in modo autonomo senza che nessuno li cercasse e quindi spinti da una grande passione e da un apprezzamento per ciò che noi facevamo. Ad es. Valeria che segue da anni il campionato in veste di fotoreporter, molti giudici di zona, e ancora Laura che da anni si occupa della gestione completa di tutta la gara in segreteria si sono avvicinati in questo modo. Gli sponsor anche, e sembra incredibile, a volte si sono offerti spontaneamente solo vedendo quanto e come veniva fatto. Ma i veri protagonisti sono i piloti”

Avete trovato difficoltà nel gestire il calendario gare?
“ Le difficoltà maggiori anche se limitate nel numero ci sono state in passato con i permessi dei singoli comuni che anche se promessi arrivavano solo uno o due giorni prima. Oggi in realtà non ci sono molte difficoltà sopratutto perchè sono molti i comuni che vorrebbero ospitare una gara del Trialario e quindi in caso di problemi o coi permessi o per l’immobilismo di alcune istituzioni si può sempre scegliere una località alternativa anche a pochi giorni dalla gara. Fa piacere comunque vedere che a differenza di alcuni anni fa le amministrazioni comunali sono più sensibili e anche più esperte e sanno distinguere il Trial dagli altri sport motociclistici a maggior impatto ambientale”

Uisp significa sport per tutti. Ma il trial è uno sport a portata di tutti?
“ No. E’ uno sport abbastanza costoso. C’è da considerare l’acquisto della moto di fatto utilizzabile solo per gare o allenamenti e poi tutte le spese di manutenzione. E’ per questo motivo che noi cerchiamo per quanto possibile di fornire ai piloti sotto forma di premi del materiale di consumo utile a questo scopo e soprattutto di renderlo disponibile a tutti e non solo ai soliti primi della classe. E sempre per questo motivo cerchiamo di contenere i costi al massimo senza per nulla ridurre la qualità, anzi investendo su di essa e migliorandola costantemente a costo zero per piloti e praticanti”

Le novità per quanto riguarda la stagione 2013?
“ La novità più importante anche se già proposta nell’anno 2011 è la possibilità da parte di un pilota che partecipi a tutte le gare di vincere ad estrazione di una moto JTG nuova. Mentre la vera novità è la validità di ogni gara del Trofeo Trialario come gara del Trofeo Monomarca JTG nazionale per qualunque pilota in sella ad una moto JTG con classifiche e premi dedicati. Il Trialario acquista così oltre alla sua valenza interregionale anche quella nazionale”

Quali sono veramente i vostri progetti futuri?
“ Forse eravamo già molto avanti nel 2004. Credo che abbiamo fatto davvero tanto e guardando ora al futuro non vedo miglioramenti sostanziali possibili a breve: se i piloti sono e restano al centro della scena, che il Trialario in futuro diventi un campionato nazionale e che si vada anche in altre regioni oltre che a Lombardia e Veneto o chissà cos’altro non ha grande importanza. Il vero progetto sta nel cercare per quanto possibile di mantenere vivo questo sport di nicchia e a rischio di estinzione cercando di aumentare il numero dei praticanti, e ribadisco praticanti, perchè i campioni ben vengano, ma investire su di loro ha senso in una logica di marketing e non certo come finalità pura, e continuare ad essere una spina nel fianco di tutti coloro che pensano di sfruttare dei veri appassionati per scopi loro personali spesso assolutamente vani e futili che niente hanno a che fare con lo sport”

Leggendo sul portale la presentazione del Trialario, circuito nato nel 2004, si legge “ speriamo  che un domani, possibilmente vicino, grazie a visioni più lungimiranti, serie, meno politiche e politicizzate e collaborative di nuove dirigenze FMI si riesca a spingere tutti nella stessa direzione anzichè in direzioni opposte”. E’ cambiato qualcosa?
“ Preferisco non esprimermi dettagliatamente, però è sotto gli occhi di tutti quello che succede.La risposta per ora è no”

Trialario è la “tangenziale preferita” per ?
“ Una tangenziale serve o ad evitare il centro o ad allontanarsene: il Trialario vuole essere invece il centro, cioè una possibilità che ogni pilota ha per realizzare la sua passione, cioè divertirsi praticando il suo sport e vuole essere garanzia per questi piloti/appassionati che il loro sport tale resti e non subisca l’effetto negativo di idee strampalate di personaggi ambigui in cerca di fama o di affermazione. Trialario è un Trial tradizionale fatto da piloti appassionati e da persone contente di ritrovarsi insieme una domenica ogni tanto”

Grazie Luigi

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