Due mesi interi di un estate camuffata da autunno hanno separato l’ultima Gara dei Piani Resinelli da questo ennesimo successo organizzativo di Buglio.
La collaborazione tra l’amministrazione locale, comunale e montana, e il Clan Azzalini e dintorni è stata premiata dal beltempo facendo scaturire una giornata che sia in termini di agonismo che in termini di spirito aggregativo ha superato il già notevole successo dello scorso anno.
La gestione delle zone con i pads è ormai a regime e l’esperienza organizzativa ha permesso di valutare la lunghezza dei tracciati, la somma delle due cose ha reso ininfluente il problema code alle zone.
Grande il sacrificio di piloti locali, principalmente Azzalini Cristian e Alessandro e il validissimo Gabriele Oberti, per offrire un percorso su zone quasi totalmente nuove, per riscoprire le quali, dopo tutta l’acqua di questa estate si può immaginare quanti sterpi sono stati tagliati.
Le zone dell’anno scorso sarebbero comunque state splendide e non avrebbero annoiato i più, si apprezza però l’iniziativa, che ha offerto, come già detto, zone nascoste da anni sotto rovi e cespugli e mai provate dai piloti locali.
Una costante dell’anno è l’incognita climatica, come già altre volte si è calcolato il tracciato considerando il terreno bagnato.
Il sole della giornata non ha comunque consentito di asciugare un terreno impregnato da giorni, quindi buona così che si è deciso di non infierire.
In realtà l’idea di tracciare zone impegnative c’era, anche se la categoria dove le cose si sono rivelate in linea con le previsione è stata la verde, come confermano i parziali mediamente più alti del consueto.
Le zone blu e rosse, pur impegnative per la seconda metà della classifica, sono state quasi tutte percorse a zero, grazie però alla estrema bravura dei primi piloti.
Discorso diverso per le zone gialle, si pensava che, anche in caso di terreno asciutto, la pineta ed il sottobosco avrebbero “cacciato fuori” le radici sulle numerose curve inserite nelle zone, rendendole sicuramente più ostiche.
Così non è stato, più o meno l’aderenza è rimasta la stessa dal primo al terzo giro, con un indubbio vantaggio per i piloti che hanno girato con parziali più bassi di quanto preventivato; i commenti però sono stati positivi, chi ha percorso un giro a zero sicuramente non ha potuto farlo alla leggera.
Tra l’altro, come spesso accade verso i finali di stagione, i piloti tecnicamente meno evoluti sono spesso quelli che abbandonano il campionato, lasciando competitori di discreto livello ad occupare le ultime posizioni della classifica, non stupisce quindi di trovare in fondo alle varie categorie anche piloti che hanno visto numerose volte il podio negli anni precedenti.
Clima abbastanza disteso tra i piloti ma non per questo meno competizione, persino nella categoria dilettanti dove permane un inamovibile Noris domina mantenendosi primo per tutta la gara.
Anche questa volta devono rimandare i festeggiamenti Diego Acquistapace (tradito da una bandiera verde ed infruttuosi gli sforzi di papà Gianoni per costringere il giovane pilota a passare dalla parte giusta del percorso parandosi tipo scudo umano sul percorso sbagliato) e Tavaglione, secondo e terzo alla fine.
Incredibile risalita in classifica di Alborghetti, che alterna la guida di jotagas e Scorpa, questa volta con la jota cui evidentemente si è abituato, porta addirittura al quarto posto la maglia team millepiedi dell’indimenticato Ulisse.
Ottimo quinto, pur con un cinque di distrazione, Matteo Pozzi si dice soddisfattissimo della messa a punto (studiando le modifiche nella sua officina) delle sospensioni della sua Beta, a breve comincerà il lavoro di preparazione del percorso della gara di Dongo.
Malvestiti, compostissimo in tutte le zone dove l’abbiamo visto, paga anche lui un solo errore grave e si piazza davanti a Pedroncelli e Bonfanti.
Segue Clara Macchiavello, di nuovo vicinissima ai primi anche come punteggio.
Una nota di merito per Cavallieri giunto in fondo senza problemi, anche se dopo il trasferimento di Valgreghentino non dovrebbe più aver paura di nulla.
Nella categoria immediatamente sopra svetta il pilota di casa.
Meritatissima vittoria con assoluta garanzia che non conoscesse i percorsi, in parte perché puliti da poco e inoltre i percorsi sono stati per lo più adattati al clima dai tracciatori “venuti da fuori”, addirittura in senso inverso a quanto previsto dagli organizzatori in alcuni casi.
Nel suo caso è evidente che la passione per la moto, unita ad uno spettacolare scenario trialistico proprio fuori da casa sua, non può che dare questi risultati.
Gradita sorpresa sul secondo gradino del podio, il simpatico Rocco Parolo, che recupera splendidamente un cattivo giro a 17 penalità con l’ultimo giro a 6 e riuscendo a battere per gli zeri tale Mantovani, dalla guida sicura anche sul viscido.
Fuori dal podio per un soffio, anche lui protagonista di un secondo giro disastroso a 18, Beppe Valsecchi è il pilota che più si è avvicinato al parziale di Azzalini, con un terzo giro a 5, rispetto però a chi lo precede ha dimostrato una condotta di guida meno regolare nel corso della gara.
Anteprima video parte 1 Buglio in monte 2014 |
11esima edizione, gara Buglio in monte. Video e montaggio di Pietro De Angelis |
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In soli 3 punti troviamo poi ben 4 piloti: Borghetti, Pareti, Speziale e Della Bosca, tutti autori di spettacolari passaggi a zero e non sarebbero in quelle posizioni se non fosse stato per i numeri che hanno fatto.
Poche novità invece alla cima della categoria Expert, confermato il leader del percorso blu, Codega, e Ruga, sempre più allenato, al secondo posto; è consueta la lotta per il terzo tra Bonvini e Macchè.
La spunta per un punto Bonvini, anche se gli stili di guida sono molto diversi finiscono sempre per arrivare molto vicini, chissà che competizione in allenamento, visto che girano sugli stessi ostacoli.
Bravissimo, al quinto posto, Tavani, premiato questa volta dalla costanza, si impone su Zibelli, composto ed energico ma sfavorito da alcune irregolarità di prestazione.
Peccato per il ritiro di Foiadelli, dinamico ed acrobatico avrebbe fatto vedere cose interessanti, fermato da un guasto alla frizione della sua gasgas.
Per la massima categoria questa volta partiamo dal fondo, perché l’ultimo in classifica ha comunque fatto cose egregie come un mitico 1 alla zona 6 (documentato dal filmato).
Anteprima video parte 2 Buglio in monte 2014 |
11esima edizione, gara Buglio in monte video e interviste. Video e montaggio di Pietro De Angelis |
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A salire tutti quanti si sono distinti in passaggi esemplari che, seppur a macchia di leopardo (chi non dedica una grossa fetta del suo tempo e delle sue risorse al trial ha ovviamente meno regolarità di prestazioni soprattutto al crescere degli ostacoli) hanno dato belle soddisfazioni a chi guardava e probabilmente anche a loro che ne erano protagonisti.
Così è per Balossi, con uno zero alla 4 e uno alla 2, Galbani quasi più redditizio sulle zone più difficili, Matteo Spreafico uno al muro della zona 5 e al viscido della zona 3 …
Azzalini Cristian riesce perciò a piazzarsi subito dietro a Goggia, anche se con parecchio distacco e Zampieri occupa di nuovo il terzo gradino di un meritatissimo podio.
Ci ha provato Gianoni ad avvicinarsi a Cattaneo.
Bellissimi infatti alcuni suoi passaggi, con il suo stile così reattivo non avremmo detto che riuscisse a guidare sul viscido ed invece lo ha fatto ed anche molto bene.
Non è bastato per vincere, anche senza le comunicazioni radio del padre Flaviano (impossibilitato a seguirlo nelle zone) Ricky Cattaneo non ha scomposto la sua attitudine professionistica rimanendo sempre abbastanza basso coi punti da non lasciarsi impensierire.
La prevista acqua delle 16.00 non è arrivata, anzi (la pelle ambrata di Alessio, giudice pro tempore della zona indoor, era significativa di quanto battesse il sole fuori dal bosco) consentendo così ai piloti di festeggiare approfittando della squisita polenta taragna fino al momento della premiazione.
Premiazione ancora una volta arricchita dagli omaggi di Re Delle Gandine che, dopo aver messo a disposizione del pubblico per anni la sua guida elegante e spettacolare, ancora non manca di portare piccoli contributi alla riuscita di splendide giornate come questa.
Pietro De Angelis