Siamo già al termine di questa stagione 2023, il 20° Trofeo Trialario corona un’altra annata beneficiata da condizioni meteo favorevoli e da località di gara ricche di spunti sportivi, coreografici e tecnici di grande rilievo, parzialmente messi a disposizione o suggeriti dai trialisti che operano nelle zone dove la gara si è poi sviluppata.
Un Trofeo Trialario che nel debutto del 2023 si è arricchito di una gara di Trofeo TATA, che ha portato a Mandello del Lario uno schieramento di moto d’epoca, alcune segnate dal peso degli anni passati su varie generazioni di ostacoli, altre tirate a specchio come se fossero appena uscite dalla fabbrica.
Nel corso della stagione si sono alternate situazioni di vario genere, tutte per fortuna associate a giornate di tempo clemente o addirittura spettacolare e con terreni di percorso molto vari e che hanno offerto ai concorrenti asperità di ogni assortimento.
Una caratteristica che quest’anno si è presentata, più spesso di quanto non si intendesse fare, è che il livello di difficoltà si è rivelato inferiore alla bravura dei piloti, d’altra parte in quasi nessuna occasione si è incorsi in sezioni tortuose che abbiano causato code all’ingresso, errori che possono capitare ma che quest’anno hanno influito solo in minima parte.
Dal canto dei piloti, la partecipazione è stata mediamente elevata anche in caso di concomitanze, raggiungendo una media di partecipazione durante l’anno di 78 piloti a gara contro i 56 del campionato regionale FMI, a cui vanno aggiunti i piloti minitrial.
Venendo alla Gara di Dorio, con partenza nella frazione Laghetto del Comune di Colico, il terreno usato è tutto stato trasformato in area Trial sotto la competente gestione della Fisto Trial School che all’esperienza tecnica e atletica di Andrea Fistolera può ora sommare le capacità gestionali ed empatiche di Clara Macchiavello.
La generosità in quanto ad ostacoli della pineta sopra la frazione Posallo rende le tracciature senz’altro facili da individuare, anche se ci sono comunque molti fattori da valutare ed in questa gara, come similmente era accaduto per quella di Buglio in Monte, il luogo ha offerto ai piloti una ricca alternanza di sassi, pendii inclinati, percorsi tortuosi e radici.
I sassi, in misura crescente al crescere delle categorie, sono rimasti asciutti ed hanno permesso anche a chi assisteva di osservare un bel trial dove ai due partecipanti della classe Superpro, Cristian Bassi e Cristian Svanella, si sono sommate le evoluzioni di Mattia Spreafico, fresco di podio nella massima categoria nazionale e a cui i pur ben dimensionati sassoni della superpro non bastavano, tanto che si permetteva di aggiungere ostacoli a sua scelta che nella fantasia dei tracciatori avrebbero composto zone per gare superiori.
Per questa occasione è stato incrementato il livello tecnico delle categorie più numerose, necessario dopo la più facile gara di Ballabio, determinando qualche rimescolamento di classifica, senza troppi sconvolgimenti.
Nella categoria Pro, i cui ostacoli sono stati scelti in media di dimensioni superiori a quelli di Ballabio, i punteggi sono comunque rimasti allo stesso livello, anche se dietro al determinatissimo Salvagni troviamo un Fabio Macchè appesantito da due sfortunati salti di bandierine, fortissimi i due successivi giri senza sbavature e con passaggi di grande levatura atletica ma non sufficienti a riprendere il suo avversario.
Ottima anche la prestazione di Riccardo Ciciliani, per nulla intimorito dalle rocce delle zone 3, 4 e 5, a volte affrontate in stile enduro estremo, che recupera a De Angelis il terzo gradino del podio con 21 punti sui 23 dell’inseguitore.
Dopo uno spettacolare volo, che tra l’altro lo priva della funzionalità del freno posteriore, Max Gatti subisce l’assedio del giovane Giboli che si piazza al quinto posto seguito con attenzione dall’esperto Andrea Petrella.
Inserimento al comando della categoria expert per il ragazzino della Fisto trial School, David Magnolio, impegnato quotidianamente ad accrescere le sue capacità che vediamo aumentare di gara in gara, a farne le spese è Daniele Squaranti che si piazza al secondo posto con 19 penalità a pari punti con un nuovissimo nome, Adriano Maffezzini che a sua volta e per un solo punto rompe le uova nel paniere a Stefano Leoni anche lui a 20 punti come il suo compaesano Andrea Bianchini.
Combattutissima anche la categoria amatori, dove a vincere è di nuovo il giovane Strambini, altro allenatissimo prodotto della Fisto School, che però rischia di perdere il primato a causa di un veterano del trialario, Massimo Capelli, come lui a 9 punti e con la sua guida solida ed energica è davvero efficace su questo tipo di terreni.
Al terzo posto, con 10 penalità, Taruselli del Team Triangolo Lariano si sottrae il podio ad uno stuolo di inseguitori tutti a 11 punti, tra i quali spicca Rocco Parolo che per i primi due giri era stato in testa alla gara.
Augusto Balossi è l’altro suo coetaneo che, forse a causa dei trenta chili in più del suo veicolo, perde tutto il vantaggio alla fine: 4 totali in due giri e 8 nel terzo, come i punti di Parolo.
Da quelle posizioni in poi, quasi per ogni punto si trova un pilota fino ad arrivare ai 45 punti del ventesimo in classifica, a conferma dell’omogeneità delle prestazioni su ostacoli comunque accessibili a tutti i piloti di quella classe.
Ultima categoria, ma non per importanza, la Dilettanti dove senza sorprese svetta con buon margine Roberto Acquistapace confermando una stagione ai vertici, sua la vittoria in campionato che lo rassicura sulla scomparsa della ruggine accumulata in più di venti anni di assenza dall’agonismo dopo aver raggiunto i primi posti della junior regionale di quell’epoca.
Lo segue in questa classifica un Denti in evoluzione tecnica durante la stagione, ben preparato dagli insegnamenti del Fisto lo vedremo a suo agio anche nelle classi superiori per le quali ha già appreso le tecniche necessarie agli ostacoli che troverà.
Terzo meritato posto per Mauro Raschitelli, veterano che conferma la sua carriera trialistica cresciuta nell’ambito del glorioso motoclub Monza con la casacca del team Vettori, quando alle più potenti moto in circolazione scelse di portare ancora per qualche stagione il Fantic 200, che per le garette indoor che erano così frequenti nei primi anni ottanta consentiva una maggiore maneggevolezza.
Erano gli anni in cui, emulando Jean Pierre Goy che guidava un Fantic 200, ci si divertiva, o si tentava di consumare sul terreno il parafango posteriore, spesso consumandoci anche la giacca della tuta per eccesso di fiducia nella sensibilità sul freno.
Dopo il Raschi a 20 punti, fuori dal podio per un punto il giovane Foini seguito con 25 penalità da una sorpresa, Aldo Zucchi che in pochissimo tempo dal debutto e nonostante sia abbondantemente padre si porta in zona alta di classifica davanti ad un altro mostro sacro, Agostino Tavaglione , a 28 punti e che con questo piazzamento si assicura il terzo posto in campionato dilettanti ed il primo posto in Veterani.
Nella SuperPro la prima posizione è raccolta da Cristian Bassi, che alla fine è riuscito a partecipare a numerose gare e risalire la classifica del Trofeo fino all’apice.
A tutti i partecipanti della SuperPro e ai primi Pro verranno consegnati dei buoni acquisto per ricambi moto ed abbigliamento in segno di gratitudine per lo spettacolo offerto.
La categoria Pro è invece conquistata da Fabio Macchè, meritatamente pur con qualche ombra per le gare dove l’assenza di allenamento ha inciso di più.
Vittoria di Maresi nella expert, ai danni di Squaranti che sembrava essere in grado di risalire fino alla cima ma pesa su di lui un’assenza, la differenza di posizioni con Maresi non è stata sufficiente anche con il calo nell’ultima gara di quest’ultimo.
Terzo meritatissimo a fine campionato di Stefano Leoni, spesso presente sul podio di queste gare.
La Amatori è appannaggio di Luca Mevio, pur con la sbavatura dell’ultima gara trionfa su Marco Vitari, che invece si aggiudica la amatori Veterani.
Nella dilettanti è Roberto Acquistapace a dominare mentre nella veterani nulla può toglere Tavaglione dalla sommità del podio.
Categoria Ladies in versione ridotta con Jasmin Conti sulla pur tenace Anna Consonni, brava a concludere la gara di Dorio che era sicuramente più impegnativa delle precedenti.
Con questa gara si conclude anche la stagione del Trofeo Minitrialario, sapientemente condotto da Andrea e Clara (Fistolera e Macchiavello) che ha visto, durante la stagione una partecipazione sempre crescente di piloti, e che necessiterà di numerosi rincalzi per il prossimo anno poichè numerosissimi saranno i minipiloti che per allora saranno pronti tecnicamente ed anagraficamente per partecipare al Trofeo maggiore, per cui anche qui il progetto Trialario-Fisto Trial School ottiene un ulteriore grandissimo successo, probabilmente senza eguali a livello nazionale.
Finale di gara con rinfresco offerto a tutti i presenti che ha riscosso notevole successo di partecipazione, alle 19 eravamo ancora lì, che ci fa credere che il Trialario sia apprezzato ed amato non solo per l’evento sportivo in sè ma anche per tutto l’ambiente e il clima che si respira partecipandovi.
Si chiude qui la parte atletica di stagione, la ventesima ci teniamo a ricordare, in attesa delle premiazioni che si terranno ad Abbadia Lariana, dove nell’elegante sala del locale verranno consegnati i premi ai vari vincitori, alcuni prevedibili altri con sorpresa.
Un arrivederci alla cena del 11 novembre presso il Babà du Lac di Abbadia Lariana (LC) alle 19,45 quindi ricordarsi di prenotare al più presto, mentre per chi parteciperà alla Finale ASI di Crevacuore (BI), un arrivederci ancora più breve.