Eccoci arrivati alla fine di anche questa stagione Trialario.

Il QUINDICESIMO Trialario. Quello stesso trialario nato in sordina per creare qualcosa di diverso dalle gare di regionale per partecipare alle quali si doveva pagare in anticipo, iscriversi in anticipo, sperare che il motoclub cui si mandava l’iscrizione avesse un fax funzionante o disturbare a casa il presidente per farsi accettare l’iscrizione senza doppia tassa.

Nato in sordina con parecchie decine di iscritti in meno e poi diventato modello organzzativo ed in molte cose imitato dalle gare “ufficiali”.

E invece siamo qui. Noi organizzatori, noi piloti, noi sponsor, tutti elementi indispensabili al trofeo e tutti spinti quasi esclusivamente dalla passione.

Se per molti piloti questa chiusura vuol solo dire “facciamo i conti delle classifiche e riposiamoci fino alla prossima stagione” (in senso agonistico), per organizzatori e team vari vuol dire raccogliere il risultato degli sforzi del 2018.

Ma la sera del 17 era dedicata alla festa.

E festa è stata.

La flessione delle presenze dei piloti ai tavoli è stata compensata da un congruo numero di accompagnatori tanto che la sala del piano a noi dedicato dall’elegantissimo ristorante “La Casupola” era comunque piena.

Questo quindicesimo Trialario non ha avuto bisogno di eccessive celebrazioni, il numero dei partecipanti, senza ripetere i record di 3-4 anni fa si è distinto per una risalita rispetto allo scorso anno assestandosi sul numero giusto per permettere ai piloti di godersi le gare.

Quello che invece è stato ancora più apprezzato è il livello di riuscita delle gare, come già lo scorso anno, non ci sono stati errori nel valutare le difficoltà di tracciatura, che sono state adeguate al terreno che via via si incontrava nelle varie località di organizzazione dell’evento.

Al successo della trasferta minimondiale di Pietramurata 2017, il 2018 ha risposto con Alcenago e in seguito all’annullamento di Oropa con il provvidenziale ritorno della Gara in Valle Intelvi, gradita sia sul piano tecnico che organizzativo.

La chiusura di Colico è stata anche lei spettacolare e spumeggiante sul piano tecnico e celebrativo, come già lo scorso anno.

Ma potremmo dimenticare Buglio, che in extremis ha salvato la gara di partenza che avrebbe dovuto essere a Valmadrera? Una gara invernale con tanto di neve e paesaggio alpino ma conclusasi comunque in un clima di festa dopo una gara intensa ma apprezzata da tutti i piloti. Certo, è stata la spettacolare preparazione di polenta taragna e arrosti vari dopo la gara ad allungare la festa fino a essere degna di una gara di fine campionato, ma anche la preparazione della gara, complice un sindaco appassionato e l’immancabile contributo della famiglia Azzalini a contribuire al successo.

Che dire inoltre delle gare di Rogolo o Valmadrera o l’ottima di Valbrona, con festa della birra annessa.

Da Buglio in poi, in tutte le altre gare il clima ha aiutato, e su questo punto siamo stati fortunati, ma la collaborazione dei team e la fatica che hanno fatto a preparare i percorsi su cui siè tracciato è stata spesso esemplare.

Senza troppe aspettative è stati in crescita anche il Minitrialario, con la notevole partecipazione di oltre 15 piloti l’ultima gara, quindi Bravi Andrea Fistolera e Matteo Pozzi che ci hanno creduto.

Tornando alla cena questa volta abbiamo avuto l’onore di avere ai tavoli tre dei più affezionati sponsor, che sono poi gli elementi che permettono l’organizzazione del Trialario.

I signori Muttoni, Lafranconi e Marinello di NordEst Ecologia hanno ricevuto con composta gratitudine gli omaggi che l’organizzazione aveva preparato per loro e, apprezzato come già gli scorsi anni l’esito organizzativo frutto della loro disponibilità.

Assenti tra gli sponsor ma non meno indispensabili, Co Car Carrelli elevatori, Angelo B. utensili per l’agricoltura che mai come quest’anno ha contribuito a rendere il mesitere di giudice più apprezzato con i suoi omaggi, e il già famoso Diego di Virtualight, che ha creato il sito e consentito con il programma di gara l’attuale livello informatico che tutti conosciamo.

Con l’eleganza che li ha già contraddistinti, gli sponsor presenti, hanno rinnovato il loro impegno a sostenere anche per il prossimo anno il trofeo, evidenziando il loro sentito apprezzamento per la serietà con cui questa attività agonistica viene portata avanti a beneficio dello sport e dei loro praticanti di tutte le classi ed età.

Non possiamo far altro che dimostrare a nostra volta di apprezzare.

Cercheremo come sempre di mantenere elevato il tenore tecnico di queste competizioni, nate non certo per oscurare i successi organizzativi di altri sodalizi ma per dare ai piloti la possibilità di confrntarsi in competizioni serie ma accessibili sebbene affiancate da un sito con fotografie della gara, articoli e anche video commentati nientemeno che da Oscar Malugani.

Alla fine delle apprezzate portate, offerte con personale ai tavoli di alta classe, le premiazioni di primi di categoria affiancate dalla gradita ed attesa distribuzione dei 30 pneumatici michelin per i concorrenti che ne avevano maturato il diritto partecipanto a tutte le gare.

Non meno coccolati in quanto a distribuzione premi, i giudici ed il restante personale organizzativo, che hanno ricevuto un ricordino tazza in ceramica smaltata artigianale realizzata con timbro trialario per l’occasione ed un cesto di prodotti natalizi enorme, del peso di oltre 17 kg.

Come nelle preparazioni delle gare, anche la cena ha avuto una fase di montaggio e smontaggio e mentre i festeggianti tornavano a casa, lo staff stava ricaricando sul furgone tutto il necessario per la coreografia.

Lasciamo i piloti agli allenamenti invernali mentre, nei week end, il Barte è già a caccia di luoghi dove tracciare le prossime zone.

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