Il nostro viaggio all’interno  del circuito del Trialario prosegue.
Un altro volto, un’altra figura da presentare, e conoscere.
Senza dubbio la migliore (mi scuso con coloro che ho intervistato precedentemente) considerato che parliamo di una ragazza.
La protagonista della nostra intervista è Viola Gnecchi. Nata il 15 settembre 1989 a Como, Viola risiede a Malgrate e tesserata per il team lecchese Bdc Trial team Lei ama ad andare a cavallo, e come hobby, predilige il trial. Ma chi è Viola Gnecchi
“Studentessa: frequento il quinto anno di Ingegneria Edile Architettura presso il Politecnico di Milano, sede di Lecco”
Attenta e brava anche negli studi: scusate se è poco.
Viola come nasce la passione per il trial?
” Nata per “amore”, avendo un fidanzato trialista. Non mi rimaneva altro che provare a salire in sella. Mi piaceva l’idea di percorrere sentieri montani con una moto, pensando di poter arrivare in vetta senza alcuna fatica. Dopo qualche avventura ho constatato l’esatto opposto”
Ti senti un po’ a disagio per il fatto che gareggi con i maschietti?
” No, anzi mi diverte: mi spronano nel fare sempre meglio anche con metodi un po’  burberi ma soprattutto mi coinvolgono in qualsiasi attività: dall’ organizzazione-gestione del team alla pratica vera e propria delle gare”
Le tue moto?
“Da strada una Yamaha xj6 mentre da trial una sherco del 2007”
Cosa ne pensi del circuito Trialario?
“Mi piace l’ambiente: da subito mi sono sentita accolta da gran parte dei trialisti. Con poca esperienza sulle spalle una gara composta da otto zone per tre giri di seguito è un’ impresa dura.
Ma non mi lasciò prendere dallo sconforto”
Suggerimenti da dare al comitato organizzatore del Trialario?
” Metterei un montepremi in denaro: con una quota di iscrizione base per le categorie importanti aggiungendo una percentuale in base al montepremi per l’ iscritto,  Cosi da stimolare maggiormente la partecipazione”
Il tuo messaggio alle ragazze per avvicinarli al trial?
” Trovatevi un ragazzo trialista e sperate che sia paziente con voi, per ora gli unici a poterci spiegare la tecnica giusta sono ancora loro”
Anche simpatica!

 

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