Continua il nostro cammino all’interno del mondo del circuito del Trialario, dando spazio ai nostri piloti
Questa volta tocca a Marco Mantovani, nato il 5 aprile del 1980 a Vimercate, residente nella stessa località della provincia di Monza e Brianza.

Ciao Marco: cosa fai nella vita di tutti i giorni?
“  Sono un artigiano con ditta individuale operante nel settore antincendio”.

Conosciamo a livello motoristico
“ Ho incominciato all’ età di 4 anni col minicross non agonistico. Poi un po’ di bici trial, e dal momento che mio papà mi ha fatto provare la moto da trial(perché già lui correva), da quel momento non sono più sceso. Ho fatto sempre gare a livello regionale con un paio di partecipazione all’ italiano e partecipazione come pilota del trofeo delle Regioni”

Marco veniamo ai giorni nostri “ Dopo tre anni di fermo per ampliamento della famiglia, e impegni di sviluppo lavorativo,  ho ripreso la moto e siccome mi piaceva molto il TRIALARIO ho deciso di ricominciare: anche perché la moglie a casa non mi sopportava più . Scherzo! Mi sono avvicinato con mio padre e ora che ha smesso con amici”
Dietro ad un pilota ci sta una moto.
“ Ho iniziato a guidare con una Fantic poi sempre Montesa dal 2 tempi fino al 4 tempi di oggi”
Ti va di parlare del Trialario?
“  Penso che sia il quinto anno di partecipazione nel TRIALARIO anche se non consecutivi. Un bel campionato con tanto spirito di gruppo ma anche tanto combattuto, soprattutto per questo anno nella nostra categoria. L’avevo conosciuto da amici con i quali prima facevamo anche il regionale FMI assieme e poi siamo entrati in questa famiglia”
Marco quanto e dove ti alleni?
“  Tra il lavoro e il posto “sfortunato” dove abito, perché non c’è nulla, la domenica mattina dopo minimo 50 minuti di furgone , trova lo spazio per sfogarmi ed allenarmi”
Hai voglia di lanciare qualche suggerimento per quanto concerne il Trialario?
“  L’unico consiglio che posso dare è questo: considerato l’elevato numero di partecipanti avere un occhio di riguardo col tempo di gara per evitare inutili insoddisfazioni dei piloti”
Lanciato il messaggio. Cosa significa per Marco Mantovani fare trial?
“ Fare trial per me vuol dire stare in un ambiente che amo come  la montagna e la natura. Poi adoro stare con la giusta compagnia , e gli ottimi amici. Ed é l unico momento di stacco dalla routine settimanale”
Lo facciamo con tutti i piloti. La domanda? Qual’ è il tuo sogno nel cassetto come pilota e da persona “normale”
“ Come pilota ho sempre avuto la passione di insegnare agli altri, per quel poco che so. Vorrei che con mio figlio questo sogno diventasse realtà senza montarmi comunque troppo la testa. Per il resto va bene così. A proposito grazie per l’intervista

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