Calore e accoglienza al “Memorial Franco Gianoni” di Poira
Dopo mesi di attesa e settimane di preparazione è arrivato anche il giorno di questo evento.
Evento che a ben guardare è cominciato già il giorno prima, non solo per la viva partecipazione degli amici di Matteo Gianoni nella tracciatura del percorso di gara e del trasferimento, ma anche per la piccola festa che gli alpini (impegnati nella preparazione della baita per l’evento del giorno dopo) hanno improvvisato per il mezzogiorno del sabato.
Un primo con ragù di cacciagione, pane e formaggi artigianali d’alpe innaffiati con vino, anch’esso di produzione artigianale, hanno dato un assaggio di accoglienza che questo gruppo alpini di Poira sa esprimere, il tutto condito con allegria e buonumore.
Chi non conosce il posto, mentre percorre la strada che da Traona porta a Mello, è quasi costretto a chiedersi se il luogo della gara sia ancora più in alto o se la strada sia sbagliata, e invece, appena il terreno ritorna ad essere pianeggiante, e cioè sul prato intorno alla chiesina di Sant’Abbondio, un panorama tranquillo e accogliente rilassa subito lo sguardo e stupisce il viandante con la bellezza di questi prati posati delicatamente sui lievi pendii, sormontati da una montagna più scoscesa di pareti rocciose e pinete.
Per ciò che riguarda il terreno, il posto è un piccolo paradiso del trialista, le rocce sono distribuite lungo i pendii con forme e dimensioni diversissime perfettamente integrate nel panorama boschivo, così ben assortite nel loro ruolo di ostacoli, da suggerire immediatamente la tracciatura delle zone.
Di questa abbondanza di ostacoli hanno fatto tesoro i tracciatori locali, sotto le indicazioni di Matteo Gianoni, che hanno permesso ai tecnici del team Trialario di trovare gran parte del lavoro già svolto.
Delle otto zone previste, 5 tracciate erano nel raggio di 200 metri ed altre due vicinissime alla partenza.
Tutte hanno riscosso un successo di pubblico, in parte casualmente coinvolto dalla passeggiata domenicale ed in parte intervenuto proprio per l’amicizia che avevano con il compianto Franco Gianoni, il cui impegno come alpino e promotore di iniziative locali era evidentemente noto a tutta la comunità di Mello.
Tornando alla gara, la difficoltà degli ostacoli è stata di molto ridimensionata rispetto alla precedente gara, non solo per alternare e coinvolgere maggiormente i piloti della parte media e bassa della classifica, ma anche per rendere lo svolgimento della gara più rapido e permettere un ritorno a casa prima delle immancabili code di cui la Statale 36 Colico-Lecco sa essere ben generosa.
Si diceva che la dimensione degli ostacoli e la lunghezza delle zone è stata ridimensionata ma senza troppo sacrificare lo spettacolo, infatti, grazie all’aderenza offerta dal tipo di rocce, tutte le categorie hanno proposto dislivelli di pregio.
La categoria che ha meglio beneficiato del giusto livello tecnico è stata la dilettanti, unica ad essere stata un po’ troppo agevole alla gara di Samolaco e che a Poira ha avuto un ritocco verso l’alto aumentando il numero di soddisfazioni per chi riusciva a fare qualche zero in più.
Tra questi ha avuto la meglio Azzoni, concentratissimo dall’inizio alla fine della gara, con i due giri finali a due e un punto e 8 totali, rende impossibile la rimonta di Baruffaldi, ottimo secondo posto con 12 punti.
Notevole prestazione per Michael Colombi, il cui impegno nella crescita tecnica e atletica lo ha portato proprio qui ad essere acclamato dalla sua vivace compagnia di trialisti per il suo terzo posto a 17 penalità.
A chiudere i primi cinque piloti sono Matteo Molteni, solo un punto in più, e De Capitani, ottimo e regolare seppure sfavorito da una bandierina non vista.
Leggermente troppo facile rispetto alle previsioni dei tracciatori è stato il percorso verde.
Le zone non hanno impensierito infatti i piloti preparati come il noto Enrico Zucchi ed Elia Turcati, mentalmente molto solido e determinato e con molte gare di esperienza alle spalle come minitrialista, seppur davvero giovanissimo.
Primi entrambi a pari merito con due soli punti, si sono aggiudicati il Trofeo Memorial Franco Gianoni.
Questo premio è stato attribuito al primo classificato del percorso verde, il percorso su cui Franco Gianoni aveva posato le ruote portandosi a casa anche dei podi, come quello della difficile gara di Olginate (2009 se non sbagliamo) in cui, in due classi differenti, padre e figlio erano stati chiamati a podio.
Al terzo posto troviamo Augusto Balossi, non pago di aver vinto la gara di regionale FMI viene a Poira (e male avrebbe fatto a perdersi questo evento) e conclude terzo con solo un punto in più dei primi due.
Cesare Denti termina quarto con soli 5 punti e Capelli chiude il quintetto di testa bruciando per gli zeri i suoi inseguitori a 7 punti, a dimostrazione che può fare ottime prestazioni anche sul facile.
Categoria Expert anch’essa più facile del previsto, eppure dalla dimensione degli ostacoli non si sarebbe detto, vinta sul filo di lana da Davide Patroni, i suoi 10 punti, uguali a quelli di Leoni, erano portatori di un maggior numero di passaggi a zero e quindi valevoli per la vittoria.
Conferma la sua forma fisica Manuel Robba, un punto in più e per due punti davanti a Lorenzo Acquistapace mentre il forte e più datato Mauro Pomi torna alle gare abbandonando il suo famoso Montesa ma senza troppo risentire della differenza di motore della nuova cavalcatura, con 19 punti conquista il quinto posto.
Lotta all’ultima sbavatura per la conquista della vetta nella categoria Pro, sebbene il favorito fosse il pilota di casa, è stato lui stesso a evitare di inserire in tracciatura ostacoli esagerati che lui avrebbe comunque superato ridimensionando il livello e rendendo le zone accessibili a tutti i piloti della sua classe.
Ovviamente intendevamo accessibili posando i piedi perché a metterne davvero pochi sono stati solo i due cugini Diego Acquistapace e Matteo Gianoni, separati da un solo punto a favore di Diego Acquistapace ma entrambi contenti che la vittoria di questa gara dedicata a Franco Gianoni sia comunque rimasta in famiglia.
Bravissimo ma molto staccato Paolo Bertolini chiude il podio davanti a Andrea Bianchini che mantiene sempre dignitosamente il suo livello tecnico tanto da essersi sempre posizionato nei primi cinque.
Poco distante in termini di punteggio, Molatore si posiziona ottimo quinto, posizione che lo farà risalire in classifica dopo questa gara.
Uno solo il pilota superpro questa volta, ma davvero molto preciso e composto anche dove servivano sia il motore sia l’equilibrio, forse nelle migliori condizioni proprio per essere senza avversari ha mantenuto una concentrazione e una prestanza notevole e ben apprezzata dal pubblico sugli ostacoli più alti.
Concluse le prestazioni agonistiche ecco finalmente le premiazioni, riccamente assistite e acclamate dalle numerosissime magliette azzurre celebrative del Memorial e che contraddistinguevano il nutrito popolo di alpini e simpatizzanti amici di Franco Gianoni.
La presenza del sindaco e l’accoglienza degli alpini fanno ben presumere che questo sia solo il primo degli eventi trialistici di Poira e forse anche perché, come dicono alcuni esperti della scienza dello spirito, la vera eredità non consiste nei beni materiali ma nelle doti che i figli meritevoli assorbono dai genitori al momento della loro partenza e proprio in questo caso possiamo confermare che Franco, prima di andare avanti oltre le vette, ha lasciato a Matteo una compostezza e una predisposizione all’impegno che siamo già in molti ad apprezzare.