Appunto attesissima perché la precedente edizione aveva conseguito uno strepitoso successo, in termini di accoglienza e spettacolarità, combattuta per due motivi, il primo dei quali aveva fatto rischiare che la gara dovesse essere spostata altrove. Se l’amministrazione comunale e l’associazione dei volontari A.C. Valchiavenna hanno davvero fatto l’impossibile per rendere l’accoglienza all’evento spettacolare, non tutti gli enti di cui sono necessari i permessi per organizzare la gara hanno accolto favorevolmente l’iniziativa facendo appunto rischiare che la gara non si facessi qui. Questo al di là del fatto che il gruppo locale di trialisti, composto da David De Boni, Massimo Capelli, Luca Mevio, Andrea Bianchini e Stefano Leoni abbiano liberato dagli sterpi e dagli infestanti le zone di passaggio contribuendo ad arieggiare il bosco, come sarebbe interesse, tra l’altro, proprio di tali enti.

Superato lo scoglio, ecco la giornata della gara, tracciata in aree disseminate di rocce di ogni dimensione che hanno permesso anche alle categorie minori di calcare terreni ed ostacoli di ragguardevole dimensione grazie all’impegno del gruppo menzionato sopra, con particolare partecipazione soprattutto fisica, di Massimo Capelli, Da cardiopalma un paio di ostacoli più alti del solito, il primo dei quali, una lastra ondulata sulla linea di pendenza, che ha causato la caduta di Valerio Fantin per tutti i quattro metri della lunghezza della lastra. Nonostante la botta, Valerio è riuscito a concludere la gara con ottimi passaggi sulle zone anche laboriose ma, evitando saggiamente  quelle con gli ostacoli più alti, dopo il problema già patito e il colpo sulla gamba, non ha più potuto concorrere per i primi posti della classifica. Molto spettacolare al primo giro il volo di de Angelis sul muro della zona 7, un sasso squadrato alto circa un metro e ottanta con un buon invito, ma cui serviva parecchia grinta per essere scavalcato. Moto agguantata dal seguidor di Zampieri e balzo del pilota aggrappato sui due piccoli tronchi di nocciolo, con discesa fino al suolo stile pertica dei pompieri.Il caldo annunciato ha fatto già dalle prime ore la sua comparsa e ha ovviamente avuto il suo effetto fatica sui concorrenti più minacciati dall’anagrafe. Nelle gare Trialario i piloti di tutte le età si confrontano nelle stesse categorie quindi abbiamo situazioni in cui la comparsa di sintomi vari diminuisce le possibilità di piloti esperti che hanno però problemi fisici di combattere ad armi pari con i più giovani e, plausibilmente, meno afflitti. Facciamo quindi i complimenti a chi stringe i denti e si impegna sul percorso anche senza avere diciamo tutte le armi affilate.In estrema sintesi, il livello delle zone è stato più alto di quanto previsto. Durante la tracciatura si è fatta molta attenzione a raccordare gli ostacoli e tappare i buchi,  anche perchè il team locale ha cercato di trovare anche zone vergini, ma in qualche caso il terreno sconnesso ha reso le rincorse e le zone di manovra poco agevole per chi è fisicamente meno solido, aumentando di parecchio il distacco con i primi e più atletici piloti di ogni categoria.

Nelle intenzioni dei tracciatori il percorso avrebbe dovuto essere un po’ più fluido, anche in considerazione del caldo, che ha reso la competizione tendente all’hard. Della spettacolarità dell’evento hanno potuto giovarsi gli spettatori, molto più numerosi del previsto quasi in tutte le zone, peraltro poste fuori dai percorsi abituali. Anche qui la possibilità di invertire l’ordine delle zone, sfruttata però da pochi, ha ridotto al minimo il problema code per i 76 piloti del Trialario tutti giunti in anticipo sul tempo massimo. Passando alle categorie, e cominciando dalla più emozionante, gradita comparsa del giovane Svanella, atleta in rapida ascesa che, perfettamente a suo agio con la nuova Gas Gas, si cimenta con successo nella Superpro nei confronti del validissimo Zampieri sempre ad ottimo livello di spettacolo. Proprio su questo tipo di zone la forza e la stabilità di Fabio Macchè ha modo di emergere staccando di parecchio gli altri componenti della categoria. Nel gruppo degli inseguitori, ripresosi dagli spettacolari inconvenienti di percorso, De Angelis avanza per due punti su Loris Riva, che dimostra una guida precisa e scattante dove serve ma svantaggiato da un paio di 5 inattesi per carburazione. Fortissimo alla sua prima comparsa, il vicentino Vicentini (nomen omen, neanche a farlo apposta), in testa con Macchè al primo giro, riscontra difficoltà a condurre la moto a causa del calo fisico da caldo, abbandona per non incorrere in problemi maggiori. Rimane quindi al quarto posto Valerio Fantin anche lui energico e preciso dove è necessario, autore di un bellissimo zero alla zona del fiume in secca così come lo stesso Riva. Stringe i denti fino alla fine anche Bertassi, che all’ultimo giro pur costretto dal calo fisico ad evitare le zone più serie, si permette un dignitoso 2 alla laboriosa zona 4 e un ottimo uno alle lastre della zona sei.

Lotta nella categoria expert tra tutti i piloti impegnati su zone tecniche ed articolate, con necessità di parecchi spostamenti. Lotta sia per il primo posto,  occupato dopo una strenua bagarre con Dennis Poncia, da Diego Righetto che la spunta per 17 punti a 18, e per tutte le altre posizioni in cui un ottimo Ciciliani emerge sul terzo posto a 31 punti. Vicinissimo al podio anche Andrea Bianchini, benché caricato delle responsabilità e dalle fatiche organizzative di questa ottima gara riesce a tener testa al valido Macché La Corte, già occupante del podio in altre occasioni.Altro pilota impegnato nella parte organizzativa è Stefano Leoni, che in questa gara si avvicina pericolosamente al podio. Sudato primo posto di Claudio Rigamonti nella Amatori, con 12 totali ed una gara impeccabile simboleggiata dal primo zero della zona del fiume in secca, porta a compimento un periodo di metodica preparazione sia dell’allenamento che sperimentazioni di mappature della Vertigo (ancora non terminate).Solo un punto in più per Luca Conti, che nella categoria verde ha già collezionato diversi podi e che dove ci sono percorsi tecnici e laboriosi ha già fatto fruttare la sua precisione degli spostamenti.Chiude a 20 punti invece il pilota locale Luca Mevio, anche se impegnato fino alla sera prima nella gestione della gara, mantiene quella sua compostezza tipica che gli vale il terzo posto davanti a Piva e a Mattia Ghezzi, entrambi a 21 punti.Chiude più indietro Augusto Balossi, che senza penalità aggiuntive avrebbe portato la sua Garelli al terzo posto. Combattutissima anche la categoria dilettanti dove il giovane Scaramella svetta con 18 totali, sfruttando la sua dimestichezza con il terreno locale, contrastando di tre punti il pilota di Colico Maurizio Zugnoni. Incredibile il punteggio totale di Righetto Senior, che sommando i dieci punti di handicap mantiene il terzo gradino del podio a 22 penalità. Lieve cedimento di Zucchi per un paio di zone non capite che lo portano fuori dal podio anche se conserva una posizione di preminenza nella classifica generale.

Fortissima e allenatissima anche questa volta Sara Maffenini si permette, oltre alla vittoria Ladies, la quinta posizione assoluta sul percorso giallo. Allenamento e determinazione, aiutate anche dal vantaggio età sulle due concorrenti, stanno permettendole anche di risalire la classifica maschile. Al sesto posto e settimo posto, ma praticamente senza distacchi, Molteni e Denti sempre protagonisti delle prime posizioni. Cede per la fatica Malvestiti, che al primo giro aveva un parziale ottimo tra i primissimi. Vanno comunque fatti i complimenti sia a lui che agli altri piloti che per via della gara impegnativa e del caldo, non era scontato portassero a termine la gara e tra loro troviamo Silvia Borghi, la sua nuova concorrente Anna Consonni e il mitico Ezio Permunian, che proprio in questa gara contrasta i suoi acciacchi con un miglior parziale di 18 ed un ottimo passaggio a uno sulla rampa della zona tre con conseguente buca da affrontare con cambio di peso prima di una lastra inclinata in discesa peggiorata poi verso fine gara.

Ben 9 le squadre presenti al completo sulle 11 iscritte al Memorial Angelo Falbo e Carlo Crippa, e considerato che il numero dei piloti expert è di circa 13 (per cui non si potrebbero avere più di 13 squadre) si può dire che il successo è totale e di questo siamo contenti e soddisfatti: grazie a tutti i piloti che oltre che aver accolto favorevolmente ancora una volta questa iniziativa hanno contribuito a dare un segno di partecipazione alle purtroppo note tragedie invernali che hanno portato alla realizzazione appunto di questo Memorial. Per la cronaca “Alto Lago” per la seconda volta consecutiva conquista con oltre 10 penalità di vantaggio il primo gradino del podio consolidando la sua posizione al vertice di questo Trofeo nel Trofeo.

Parlavamo dell’accoglienza e non possiamo esimerci dal celebrare l’ottima cucina dell’Associazione Calcistica Valchiavenna, che oltre al calcio segue anche ottimamente altri eventi di aggregazione. Quasi 40 kg di squisita polenta taragna sono stati cucinati come contorno alle altre portate ed anche il servizio è stato più efficiente e celere di ciò che accade in altre situazioni gestite da professionisti. Facciamo quindi i complimenti anche ai volontari che hanno così permesso di coronare un evento che ha portato in questa località quasi duecento persone tra piloti, genitori e staff.

Premiazione festosa come chiusura e bagnata dal servizio coreografia, per rinfrescare a secchiate alcuni dei piloti locali colti sul podio da scrosci di acqua improvvisa che hanno allagato concorrenti premiati, podio e striscioni sponsor. Può finalmente riposarsi David De Boni, preoccupatissimo per la riuscita della manifestazione tanto da rimanere impegnato sul percorso fino alle 21 del sabato e dalle 4 e mezza della domenica mattina per mettere a punto altri aspetti. In veste di spettatore fino a conclusione della gara, visita a sorpresa di Sonny Goggia, Campione di Enduro estremo che ha stupefatto chi già non lo conosceva con alcuni passaggi, appunto estremi, sugli ostacoli indoor percorsi da lui con la moto da enduro, e avvistato a dare spettacolo sulla zona indoor a metà mattina anche Luca Petrella che in ambito trialistico non ha certo bisogno di alcuna presentazione.

Arrivederci quindi al prossimo evento di questo bellissimo Trialario 2022 il 19 giugno a Lanzo d’Intelvi.

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