Dopo una attesa di oltre venti giorni è arrivata anche questa gara, scelta per la già dimostrata disponibilità dell’Amministrazione Comunale e anche per la particolarità del percorso che, pur non avendo gran che di spettacolarmente alpino, ha sempre offerto ostacoli divertenti e di soddisfazione.
E’ stata comunque faticosa alquanto, perché, grazie alla forza anti-infestante di Bartesaghi, sono tornate percorribili zone viste in antiche annualità e rimaste fino a questa gara sepolte dai rovi e altri arbusti, con il contributo delle tre persone coinvolte nell’impresa (a turni).
Buona la scelta di spostare la prima zona di una ventina di metri, potendo trovare anche per i percorsi gialli e verde delle scelte tecniche con ostacoli dignitosi, nuovi dislivelli di terra sulla zona 2 e passaggi insidiosi per le ultime zone nel classico torrentello che si percorre per quasi 500 metri anche come trasferimento.
Tutte le categorie hanno visto episodi di errori su zone apparentemente già capite dai concorrenti, errori che hanno in più di un caso sconvolto un po’ la classifica, magari non del primo posto ma dei restanti componenti del podio.
Cominciamo però dall’inizio, rinnoviamo i ringraziamenti per la location di partenza, l’Oratorio di Valmadrera messo a disposizione e dotato di ottimo bar con squisite torte (preparate da cuoche volontarie), servizi igienici (ovviamente) e saletta per il pranzo finale a prezzo decisamente onesto, primo secondo e caffé con porzioni abbondanti ed apprezzate, ma questo è successo solo alla fine… riprendiamo.
Cielo debolmente nuvoloso, temperatura fresca e 5 zone asciutte+3 bagnate con piccoli passaggi scivolosi, anche molto. Il trasferimento nel letto del torrentello che aveva messi in crisi molti piloti l’anno scorso quest’anno ha dato meno fastidio, certo, è meglio guidare un trial quando ci sono 14 gradi di quando ce ne sono 33, direbbe il filosofo Catalano.
Commento quasi unanime sull’accessibilità delle prime cinque zone e sulla difficoltà delle ultime, così sembrava, ed invece qua e là anche le prime zone, più facili in apparenza hanno causato penalità a molti nei successivi giri.
Non potendo molto scegliere le dimensioni degli ostacoli, Bartesaghi, ha operato un deciso taglio delle rincorse, con conseguente selezione per i piloti che non conoscono le tecniche di partenza da fermo: è l’esempio del muretto della prima zona per gialli e verdi o della 5 per i blu (quello basso, cioè alto circa un metro e 10 in cemento ma con meno rincorsa rispetto allo scorso anno).
Come già indicato nell’articolo dedicato a quello, l’intasamento di alcune zone in alcuni momenti della gara ha causato grande preoccupazione ad alcuni piloti, come Formenti, che dopo essersi ripreso stringe i denti e grazie agli zeri mantiene la sua posizione ai vertici dovendo cedere alla fine solo grazie allo strapotere di Pomi, che anche su questo misto di scivoloso ed indoristico di argini e dossi riesce a far valere la sua versatilità.
Basile, atleta proveniente dalle gare di Downhill, affina ancora la sua tecnica rispetto alle prime due gare portandosi di un punto davanti a Del Pero Giorgio, su Fantic 305.
Ancora un altro punto e a 17 troviamo Garzetti, che riesce ad evitare grossi sbagli in cui sono caduti i suoi concorrenti di sempre, poi a 18 c’è Pedroncelli, altro bravo pilota che conferma quanto questa categoria sia combattuta con Bellati subito dopo in clssifica.
Entrambi a 20 punti e bravissimi Azzoni e Panizzoli, il primo dei due, secondo in classifica fino alla fine del secondo giro, si trova purtroppo invischiato in un intasamento di piloti in coda e deve marcare un 5 per evitare il FTM finendo appunto 8°.
Lo vedremo sicuramente nei primi posti in una delle prossime occasioni se continua a guidare come ha fatto in questa gara.
Al decimo posto, Corbellini è questa volta un po’ lontano dal podio dove potenzialmente non farebbe fatica ad arrivare con la sua guida tecnica, avversari permettendo.
Non sarebbero da meno i piloti che seguono, (tra i quali Matteo Pozzi per un soffio davanti a Clara Macchiavello per nulla intimorita dai muretti della 4 o dal viscido delle ultime zone) in molti in costante miglioramento ma non favoriti dalla classifica per l’abbondante presenza di bravi atleti.
Podio di conferme nella categoria Amatori, un Balossi d’epoca porta ancora la sua Garelli sulla cima staccando di 4 punti l’esuberante Stefano Bianchi, finalmente composto nella guida dopo anni in cui era spettacolare ma non sempre equilibrato.
Felice recupero per Conti, che pare aver gradito gli ostacoli secchi di questa gara recuperando il terzo posto con l’ultimo giro a tre punti. Al quarto posto Ivan Barilani figlio d’arte in lotta fino all’ultima zona con Loris Riva, altro figlio d’arte che dimostra il buon esito dell’impegno nella scuola di Trial.
Tutti vicinissimi, Lometti, Rizzi, Burci e Aldeghi dovranno rimandare alle prossime gare l’esito della classifica generale, dato che seppur con stili diversissimi possono essere considerati abbastanza equivalenti come capacità tecnica.
Dai primi posti delle scorse gare, crolla in fondo alla classifica Devid De Boni, che con fatica porta alla fine la sua Gas Gas scarburatissima.
Nella categoria Blu, la forza e la grinta di Diego Acquistapace gli confermano il primo posto, anche se senza le 20 penalità un compostissimo Delli Paoli avrebbe vinto con 9 penalità.
Nuovo miglioramento quello di Cristian Maresi, nella sua rapidissima crescita risale fino al secondo posto, tifato dalla sua numerosa e amichevole famiglia.
Subito dopo gradito ritorno di Matteo Spreafico, secondo alla fine del Trialario di 2 anni fa, oggi terzo dimostra di saper dire ancora la sua.
Quarto si piazza Max Delli Paoli pur con le 20 penalità, a seguire Ruffoni e Macché La Corte, entrambi FTM nella precedente gara.
Troppi sbagli per De Angelis e Bertolini che in altre occasioni quest’anno erano andati a podio, anche le prime zone facili di Valmadrera forse poi così facili non erano tanto che entrambi hanno lasciato più di un cinque inaspettato.
Mevio Luca si permette di battere Bonvini, che con un primo giro da dimenticare si brucia la gara nonostante il bel recupero successivo; a seguire Max Gatti, anche lui vittima di banali errori per recuperare i quali non basta il bellissimo giro a 8 punti.
Impegnative le zone dei Pro, dove un allenatissimo Luca Poncia stacca i suoi colleghi di categoria con parecchio distacco.
Anche Valerio Codega (bellissimo il suo 1 alla zona 6 con sassi scivolosi in sequenza a fianco della cascatella) si difende bene sul viscido e sull’asciutto occupando davanti a Fabio Macchè il secondo posto.
A fine gara, e anche quello è stato complesso da organizzare, ben 91 piloti hanno ricevuto il pasto caldo, penne al ragù con secondo di arrosto con patate, servito ai tavoli da dinamici volontari che collaborano alla attività dell’oratorio.
Premiazioni ricche grazie al materiale offerto da Luca Valsecchi della ditta Angelo B., oltre ai consueti attrezzi per l’orto, solo per i giudici, olio per motore, miscela e catena e qualche manopola per i piloti.
Non si è potuto ringraziare di persona Don Tommaso, che ha messo a disposizione l’oratorio; provvederemo successivamente sperando magari di contraccambiare anche la disponibilità dello staff dell’Amministrazione Comunale, già così lanciata tanti anni fa nel promuovere questa singolare manifestazione di Trial Cittadino.