(A BREVE SEGUIRA’ IL VIDEO DI TRIALARIO TV – FOTO PUBBLICATE NELLA GALLERY)

Uno splendido cielo primaverile ha aperto la giornata del 10 aprile, accompagnata da parecchie aspettative perché, oltre a dare un segnale del gradimento di queste gare UISP, parallele al Trofeo Trialario, questa competizione era necessaria per offrire una possibilità di riscatto per l’area trial di Cortenova, unica area di fatto omologata come progetto di campo scuola.
E possiamo sicuramente affermare che più che un riscatto è stato un successo.
Perfettamente pulito e preparato a ricevere una tracciatura sapientemente preparata dai componenti del team mountain Trial di Cremia, sotto la supervisione dell’ormai conosciutissimo Andrea Fistolera, questo terreno è stato teatro di una gara molto spettacolare e piuttosto impegnativa.
Hard Park trial infatti, perché, approfittando del fatto che con meno concorrenti il problema code avrebbe afflitto in minor misura, Andrea Fistolera ha colto l’occasione per alzare di parecchio il livello di difficoltà soprattutto dei percorsi Verde Blu e naturalmente dei rossi.
Come si potrà ben vedere dalle foto, scattate durante la gara da un fotografo pilota ed aiutate dal cielo luminosissimo, tutte le categorie hanno potuto prendersi la soddisfazione di cimentarsi su ostacoli degni di livelli superiori al consueto.
Gli organizzatori speravano nella partecipazione di almeno 35 concorrenti, numero che avrebbe sancito la minima ricompensa per la fatica organizzativa ed anche il riscatto per Franco Manzoni, la persona che maggiormente e burocraticamente si è impegnata per realizzare questo progetto.
Vedendo il numero che cresceva ed arrivava oltre la cinquantina oltre alla soddisfazione cominciava la perplessità per l’eventuale carenza di cibarie per il rinfresco offerto (oltre che per le code in zona).
Il numero però, nemmeno a farlo apposta, si è assestato proprio al punto in cui le code sono state un po’ solo al primo giro in sole due zone e le vivande, calcolate comunque in abbondanza, sono state abbondanti per tutti.
Belle zone, muri in giusta quantità, 2 o 3 zone strette con obbligo di spostamenti anche per i verdi e zone guidabili le altre, ma con la rara occasione di cimentarsi su ostacoli in sequenza, quelli che costringono a tenere la ruota alta per affrontare il secondo o il terzo.
Ostacoli di questo tipo sono abbastanza rari ed infatti hanno impensierito molti dei presenti.
Oltre alla dimensione dei sassi, anche la presenza di molte (sei percorsi differenti) categorie ha creato qualche problema nell’interpretazione dei percorsi.
Basti pensare che le frecce rosse che di solito bastano per otto zone di Trialario sono state consumate tutte per le sei zone di Park Trial.
Competizione intensa quindi, da non dispiacersi per il fatto che le zone da percorrere erano meno delle consuete otto, e sotto un sole primaverile che ha fatto da splendida cornice ad un area indoor che, seppure da non paragonarsi alle pinete alpine è pur sempre contornata da un paesaggio montuoso a lato del torrente ed ai piedi della Grigna.
I concorrenti pare abbiano gradito.
La gara permetteva larghi recuperi, infatti si vedeva che anche i piloti penalizzati con il massimo non se la prendevano più di tanto, e questo è proprio lo spirito giusto che questa gara ha permesso si diffondesse.
I primi a giovarsi delle possibilità di recupero sono stati i concorrenti della categoria rossa, alcuni dei quali colpiti anche dalla massima penalità per limiti di tempo, la prima zona, per esempio, aveva un paio di macigni che avrebbero ben figurato nella TR 2.
Con la calma che gli è consueta, vince con buon margine Valerio Codega, capace di mantenere la sua media sul giro a meno di dieci punti.
Sfida all’ultima zona per il secondo posto tra Miki Ruga e Davide Franco, quest’ultimo particolarmente in forma su questo terreno che assomiglia molto ai campi trial su cui si sta allenando con un impegno i cui risultati si vedono nella sicurezza con cui affronta ostacoli vicini ai due metri senza farsi impressionare (può esserne giustamente orgoglioso suo papà Stefano).
Pur sfoggiando gesti atletici molto spettacolari, Michele Ruga, autore di alcuni spettacolari passaggi che vediamo nelle foto, perde la concentrazione nelle ultime due zone lasciando a Davide Franco il secondo gradino del podio, comunque meritatissimo.
Strano inizio per i piloti della categoria blu, per un motivo o l’altro, spegnimenti, errori di bandierine o cedimenti fisici nelle zone più laboriose, sia Macchè che De Angelis totalizzano un parziale abbastanza alto, a condurre la gara al primo giro è quindi Diego Acquistapace, grande assente alla prima manche del trialario.
Dopo aver conseguito risultati di livello nazionale in atletica (tra cui un 18° di categoria in una gara di Campionato Italiano), concorre a Cortenova nonostante dei problemi muscolari al polpaccio, chiude bene però il primo giro con tre punti di vantaggio su Macché e addirittura 4 su De Angelis.
Ottimi passaggi vengono anche realizzati da Mengotti, (incredibile il suo uno al muro della 3, un sasso ad angolo retto di un metro e 10 con solo mezzo metro in più della moto come rincorsa), che dopo aver vinto nei verdi a Cremia sfida il percorso blu in questa gara prendendosi la soddisfazione di arrivare al quarto posto.
Seguono, praticamente a pari punti, Ceciliani e Speziale che mostrano di non essere troppo a disagio anche su ostacoli decisamente più ostici di quelli di Cremia.
A fine gara la classifica viene però rivoluzionata, recupera il disastroso primo giro De Angelis, che nei due giri successivi totalizza 5 e poi 3 penalità, mentre i due inseguitori rimangono al di sopra degli 11 punti per giro.
Meritato però il secondo posto di Diego Acquistapace, la cui guida composta lascia adito a pochi errori, probabilmente anche grazie alla notevole preparazione fisica.
Occupa comunque di diritto il terzo gradino del podio un Fabio Macché che alterna ottimi e spettacolari passaggi a parecchi errori che non gli permettono il risultato previsto al primo giro.
Non proprio avvantaggiato dalla carburazione imprevedibile della sua Sherco Dino Poncia termina la gara più preoccupato del risultato del suo piccolo pilota che non del proprio, il suo coraggio nell’affrontare zone non proprio guidabili con una moto piuttosto indipendente viene comunque notato dagli altri piloti in coda.
Appannaggio del pilota del Team Cairatese il podio della categoria verde.
La guida sicura e moderna di Davide Nava gli porta una pronosticata vittoria sul terreno indoristico del campo scuola, abbastanza simile a quello di Cairate.
A seguire, la determinazione di Rocco Parolo lo riscatta dopo una prima gara un po’ in ombra a Cremia e (benché la differenza di età non sia a suo favore) gli consente di mantenersi aggrappato al secondo gradino del podio contro un agguerritissimo Acquistapace Luca che però non riesce a contrastare la regolarità di guida di Parolo.
A solo un punto di distanza altri due piloti molto brillanti nella guida indoristica, sebbene separati da un paio di generazioni Speziale e Raschitelli chiudono quarto e quinto separati da un punto.
Vittoria nel percorso giallo di un altro pilota cairatese, determinatissimo alla guida e solidamente aggrappato al manubrio non si lascia per nulla disorientare dalle traiettorie a serpentina anche nei passaggi in contropendenza.
Paolo Borghi, ne sentiremo ancora parlare, con solo 5 penalità lascia Pomoli al secondo posto separato da un solo punto con Strazzari, sul terzo gradino del podio.
Dopo Acquistapace Alex, che giunge quarto, è ottimo il risultato di Permunian che su questa non facile competizione si toglie la soddisfazione di battere addirittura Tavaglione.
Belli i passaggi esibiti da alcuni dei minitrialisti intervenuti, anche se alcuni di loro vista la padronanza del veicolo si confondevano molto con i loro colleghi “grandi”.
Faceva però impressione il più mini in assoluto, Edio Poncia, su una moto mini che però era per lui abbastanza grande per non permettergli di toccare a terra, la convinzione però colmava questa difficoltà non da poco.
Abbondante alla fine il rinfresco, continuamente rinforzato da mani femminili indaffarate nel preparare continuamente i piatti con salame formaggio e torta per i piloti che finivano la gara.
Le premiazioni per tutte le categorie con Fistolera perfettamente a suo agio in veste di speaker hanno concluso questa coloratissima giornata di una gara che non ha avuto nulla da invidiare alle altre.

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