Lunga pausa dopo Valbrona, pausa che sarebbe stata ancora più lunga se la gara si fosse disputata a Oropa ma se è stata persa una occasione, non per colpa nostra, la gara di Pellio (che ora si chiama Alta Valle Intelvi) ha sicuramente fatto dimenticare il disguido che visto il buon risultato può dirisi sicuramente provvidenziale.

Cominciamo a raccontare dei preliminari, che sono sempre importantissimi per un’ottima riuscita.

La indispensabile presenza di Davide Betti, già presidente del Team Valle Intelvi oltre che ex pilota della categoria amatori, è stata quest’anno affiancata dal ritorno in grande stile di Mauro Addis.

Parliamo di Stile perchè è stato lui ad occuparsi della pubblicizzazione dell’evento anche se deciso con un lasso di anticipo relativamente breve e, grazie anche agli striscioni da lui realizzati appesi in diversi punti del paese, un pubblico di appassionati ha raggiunto più parti del percorso.

Naturalmente l’amministrazione comunale, presente in tutta la gara e già dalla sera prima nella persona del vice Sindaco Molli, ha accolto nel migliore dei modi l’iniziativa spianando la strada spesso dissestata dagli intoppi burocratici.

Tutto sommato quest’anno è stato fortunato sotto questo punto di vista, partendo da Buglio per arrivare al comune di Alta Valle Intelvi, l’organizzazione ha incontrato sindaci davvero dinamici e ottimamente disposti nei confronti del trial e per noi sono tutte energie risparmiate che possiamo dedicare a migliorare altri aspetti.

Altre energie risparmiate sono state quelle spese dai ragazzi del Trial team Valle Intelvi, tra cui Max Melesi, che hanno pulito il sottobosco e permesso che il sabato mattina le aree dove sono state tracciate le zone fossero già pulite, è accaduto anche in altre gare quest’anno ma non per questo non lo si apprezza.

Splendida giornata il sabato… nuvoloso la domenica ma non abbastanza da mettere a rischio la riuscita della gara, tanto che quasi tutti hanno apprezzato il calo della temperatura nella giornata di intensi sforzi agonistici.

Perchè sforzi sono stati, gara tracciata con intento di avere difficoltà di livello medio e anche nei risultati tanto è stato.

Facile forse per i migliori di ogni categoria, che evidentemente possono permettersi un allenamento più assiduo ma con punteggi in decisa crescita a partire dalle posizioni dopo la quinta.

Alcune zone accessibili per tutti anche a zero si alternavano con zone dove lo zero era appannaggio solo dei piloti più allenati, perchè con un fondo sconnesso come quello che si trovava nelle zone dalla tre alla cinque era necessario saper gestire costantemente la posizione sulle pedane oltre che la traiettoria.

In alcuni casi, la sistemazione dei sassi nelle zone, che i tracciatori hanno predisposto già il sabato spostando e posizionando oltre cinque quintali di pietre per chiudere i buchi, ha di molto ridotto le difficoltà del terreno sconnesso abbassando le penalità di tutti ma … si ha sempre paura di lasciare zone troppo accidentate ed alcune traiettorie sono diventate quasi troppo agevoli.

Giunti alla mattina di domenica si è notato che troppa fretta di partire non l’aveva nessuno, molti piloti si sono iscritti oltre le 10 e quasi nessuno si è presentato alla partenza prima delle 10.30, con il rischio poi che si creassero incolonnamenti e ritardi, ma per fortuna la situazione è rientrata senza troppi danni o piloti fuori tempo.

Parecchio pubblico era presente già dalla mattina intorno al parchieggino della zona indoor, vicino alla piazzetta del paese di Pellio, dove gli ostacoli obbligatori per i Pro offrivano un discreto spettacolo.

Meno voluminosi erano gli ostacoli delle altre categorie che hanno sicuramente gradito che non ci fossero passaggi pericolosi, anche il pubblico deve aver apprezzato perchè la presenza è rimasta anche durante il secondo giro.

Da lì i concorrenti si spostavano sopra l’alpe Lissiga per le zone ormai classiche nel greto del torrente, con dislivelli evidenti soprattutto per blu e rossi, come si vedrà nelle foto appena saranno disponibili.

Come si diceva, essere allenati conta sempre ma in questa gara era ancora più importante rispetto all’esperienza, tanto che alcuni piloti passavano indenni sui pezzi di tracciato sconnesso che mettevano in crisi altri prima ancora di arrivare agli ostacoli.

In questo misto di zone davvero varie, dove oltre al greto c’era umido e sottobosco con sassi anche grandi, il passaggio a zero era virtualmente in vista, riuscirci poi era questione di equilibrio e notevole tenacia più che di prestanza atletica.

Partendo dalla categoria dilettanti, allenatissimo e stabile anche di testa, stravince Pomi con un solo errore contro i 9 di Basile, giovane ed atletico e sicuramente più indicato come pilota della categoria successiva. Terzo gradino del podio per Carlo Formenti, presente a singhiozzo in questo campionato ma che ha ben messo in evidenza la sua tecnica ogni volta che partecipava.

Fuori dal podio per soli due punti e divisi da un solo punto, i due colleghi di allenamento Bellati e Corbellini, accomunati anche dall’essere figli di due donzelle giudici acquisite l’anno scorso e diventate indispensabili.

Giorgio Del Pero alla guida del bellissimo fantic 301 serie 2, è al sesto posto con dodici penalità, ultimo dei piloti del gruppo di testa.

Primo degli inseguitori l’intramontabile zio Malve che con 23 punti tiene dietro Manni e il giovanissimo Fantin, seguti da Alborghetti e Valsecchi separati da un solo punto.

Trionfa sul percorso verde Fornelli, nome nuovo ma evidentemente preparato al punto da sbagliare pochissimo.

Con gli stessi punti arriva secondo il validissimo Bianchi, che di solito fatica più a evitare gli errori banali che a superare grossi ostacoli ed invece qui se la cava egregiamente in entrambi gli aspetti tanto da piazzarsi davanti a Balossi che finalmente percepisce la fatica di trovarsi con una moto d’epoca, forse grazie alle rocce di Pellio.

Quarto posto per Luca Conti, che recupera ottimamente un brutto inizio superando Branchini per gli zeri. Con 18 punti entrambi terminano Aldeghi e Ivan Barilani, davanti ad un Luca Malvestiti in crescita tecnica.

Incerta fino all’ultimo la classifica della categoria expert, dove un cosmico Delli Paoli, tra i primi ad affrontare del zone, fa segnare parziali incredibili 8-0-2 per un totale di 30 comprese le 20 penalità come ex vincitore della classe blu.

Al primo giro anche lui a 8, De Angelis si posiziona compresi gli handicap a livello dei suoi avversari che oscillano tra i 15 punti e i 18, recupera poi con 4 al secondo giro e perde un po’ al terzo concludendo a 29.

Il più regolare degli avversari è Vitari, oggi in splendida forma, che con due parziali di 5 ed 8 nei giri finali totalizza gli stessi punti di De Angelis, 29 superando Delli Paoli e perdendo il primo posto solo per gli zeri totali con De Angelis.

Autore di ottimi passaggi alla zona 3 mai compresa dal vincitore, si assesta 4° Bonvini con 36 punti e più distanti tutti gli altri anche se Bianchini, penalità di handicap escluse sarebbe stato a 38 totali quindi quinto di poco al posto di Macchè La Corte.

Sempre spettacolare la gara nella Pro, i cui piloti duellano su alcuni ostacoli simili a quelli dell’italiano TR3 e che renderanno più spettacolare anche il nostro video.

Meno entusiasmante la loro classifica. Un prevedibile Luca Poncia conferma la sua preparazione tecnica e atletica lasciando appena qualche briciola di punti qua e là, a sorpresa lo segue Fabio Macchè, che per un punto supera Codega nell’unica giornata dell’anno in cui viene abbandonato dalla sua proverbiale costanza.

Non possiamo tralasciare gli apprezzamenti per l’ospitalità gustosa dell’agriturismo AL CASEL, che ha preparato a prezzi onesti una selezione di primi conditi con sughi di carne e vari secondi di grigliata, di grande effetto sia al palato che alla vista anche i dessert per non essere da meno.

Ricchissima anche la premiazione,, oltre alle gomme estratte con premi fino alla decima posizione grazie alle bombolette spray per catena offerte da Luca Valsecchi (ditta Angelo B, storico sponsor) che in questa occasione offre addirittura una friggitrice De Longhi, vinta da uno dei giudici.

Il prossimo appuntamento è quello di Colico dove si concluderà il trofeo e le categorie prenderanno la classifica definitiva, dato che, a parte la Dilettanti e la Amatori molte situazioni possono ancora delinearsi con diversi potenziali premiati.

Se il finale sarà all’altezza della festa dello scorso anno varrà ben la pena di non mancare, anche solo come accompagnatori o fotografi.

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