Pioggia solo minacciata, anche se, con la conferma di tutti i meteo, erano previsti temporali dalle ore 11; molto vento e qualche gocciolina hanno colpito il territorio di Alcenago durante il tempo di gara.

Encomiabile il lavoro svolto dal gruppo di Alcenago composto tra gli altri  da Pietro Bergamasco, Cesare Menegolli, Mario Zampieri e Paolo Bonetti (che ha validamente sostituito Giorgio Bellotti passato all’enduro per questo periodo).

La pulizia dei percorsi e la tracciatura preparata durante un periodo senza pioggia, avevano previsto un percorso più lungo con due zone completamente nuove in una valle raggiungibile però da un sentiero ripido in andata ed in ritorno.

Sono bastati i temporali del venerdì per rendere le due zone quasi irraggiungibili o perlomeno diventava impossibile tornare al resto della gara dopo averle fatte; peccato perché sarebbero state molto spettacolari.

Ma per il bene della gara I tracciatori locali non hanno battuto ciglio decidendo di eliminarle.

Pur essendo tutta la gara già tracciata, lame alla mano sono state pulite altre due zone in sostituzione di quelle.

Già ci si immaginavano I piloti ricorrere alle marce alte per superare i pendii di terra argillosa che, in caso di pioggia, sappiamo come rendono sconsigliabile viaggiare a bassa velocità.

Proprio per quello si era scelto di lasciare ampio spazio per le rincorse.

Invece non ha piovuto e, nonostante le nuvole e il vento che curiosamente si faceva sentire solo in alcune parti della gara, i piloti si sono trovati ad essere bagnati dall’interno, sudati a causa dell’umidità che, per un strano caso, non si è trasformata in pioggia praticamente fino all’ultimo giro.

A conti fatti è andata bene così, se non per i primi in classifica, per gli altri le zone erano sufficientemente tecniche anche da asciutte per doversi impegnare a fondo anche solo per fare uno o due.

Al salire di categoria, comunque, gli ostacoli erano alti a sufficienza, soprattutto nella categoria rossa.

Senza bagnato sono aumentati gli zeri e diminuite le cadute, cosa di cui non ci si può certo lamentare.

Ben 79 i piloti alla partenza, sicuramente più delle attese, considerata anche la distanza dalla sede di provenienza della maggior parte degli iscritti e il maltempo previsto e visto in lombardia per quella domenica.

Moltissimi anche i piloti giunti regolari all’arrivo, ben 76, una meta che in altri campionati sarebbe oltremodo ambita, anche qui è da considerarsi un conseguimento non da poco perché la trasferta veronese comprende la famosa cena, offerta a tutti i piloti iscritti, i cui strascichi digestivi ed etilici sono spesso causa di complicazioni durante la parte agonistica dell’evento.

Anche in questo caso i festeggiamenti non sono stati da meno, seppur senza gli eccessi di anni passati (con piloti sdraiati nella fontana oltre la mezzanotte) il clima goliardico, sollecitato dalla buona tavola e dai brindisi a suon di recioto, ha colorato e musicato le splendide colline di Grezzana che nel resto della settimana sono piuttosto tranquille.

Grande rientro cabarettistico del Lupo, armato del suo miglior talento istrionico ha intrattenuto i presenti con aneddotiche e annunci di lieti eventi (non necessariamente rispondenti al vero).

Si sarebbe sentita la sua mancanza se non fosse riuscito a far ripartire (con interventi meccanici da Mac Giver al casello di Verona Est) il suo veicolo rimasto fermo fino alle 17 del sabato.

Parliamo della gara: premiati dal punteggio i piloti che sono riusciti a non sbagliare o sono stati fortunati a non distrarsi, perché, mancando la prevista pioggia, in effetti non c’era possibilità di recupero degli errori fatti.

Mainardi e Triangeli colgono ad Alcenago l’occasione per arrivare primo e secondo grazie agli errori dei piloti che di solito riempiono il podio, bravissimi entrambi terminano rispettivamente con 2 e 3 penalità totali.

Li segue un bravissimo Matteo Pozzi, magari più a suo agio su ostacoli anche maggiori è il primo dei piloti colpiti da un errore di bandierina.

Un punto in più Malvestiti, fregato alla prima zona da uno spegnimento improvviso della moto, quel che si dice nervi saldi, non si è lasciato prendere dal nervoso non ha più sbagliato per tutta la gara e conquista di diritto il primo posto nella over.

De Giorgi arriva quinto con un punto in più, rischia di essere il pilota che ha provato più marche di moto in tutto il campionato, lo aspettiamo nelle prossime gare in “sella” ad una scorpa o una sherco, le uniche moto che non ha ancora condotto in competizione arrivando comunque sempre tra i primi.

Ancora un punto in più e poi un altro e troviamo Triaca, a suo agio su questo terreno e Manzoni, partito da casa sotto il diluvio ma premiato dello sforzo dall’ottimo risultato veronese.

Nota di merito per Permunian, che conclude la gara in dignitosa posizione riuscendo a fare ancora parecchi zeri nell’ultimo giro senza freno dietro e con la gomma anteriore bucata.

Conferma di Acquistapace nella amatori, nervi saldissimi per un pilota che avrebbe mantenuto sicuramente il podio anche sul terreno in caso di pioggia con zone più dure.

Un Tavaglione a podio doveva esserci e, visto che Agostino è stato tra i piloti forti che non hanno pututo recuperare errori o colpi di sfortuna, il figlio Riccardo ha conquistato un ottimo secondo posto davanti a Pallisco cui un 5 imprevisto è stato fatale ed irrecuperabile.

Altro pilota di grande caratura colpito da un errore di percorso irrecuperabile é Valsecchi, fuori dal podio per un soffio nonostante abbia fatto una gran gara.

A seguire un fortissimo Raschitelli approfitta appunto di un 5 commesso da Ceruti per soffiargli la quinta posizione.

Punteggi in crescita fino al 79 di Zugnoni a testimoniare il fatto che il livello tecnico era comunque calibrato per l’80% dei piloti e bravissimi I piloti over50 atenere almeno un parziale al di sotto dei dieci punti nonostante il terreno friabile anche sulle rocce piatte.

Grande impegno tra I primi piloti della expert dove, a De Angelis e Oberti tocca cedere allo strapotere del pilota di casa che, dove c’è da guidare composto è imprendibile, finisce infatti a 5 punti totali contro I 10 ed I 15 di De Angelis e Oberti.

Incredibile il recupero di Oberti colpito da crampi al braccio sinistro che lo hanno costretto a fermarsi in equilibrio per fare stretching e poter nuovamente usare la frizione.

Due 5 in punti banali sottraggono a Macchè la possibilità di salire sul podio in una gara dove non ha avuto difficoltà sui passaggi più difficili, gli rimane però la soddisfazione di battere di un solo punto un pur fortissimo Bonetti che negli ultimi periodi ha rinunciato all’allenamento per organizzare questa gara.

Bravissimo, anche se non premiato dal punteggio, Mario Zampieri che fino a prima della prima zona era indaffarato nella tracciatura del trasferimento con fettucce beta (in effetti ci siamo accorti che, con cielo nuvoloso, le fettucce ossa, nere bianche e verdi, si vedono davvero poco se vicino alle piante).

Anche qui I punteggi salgono progressivamente fino a 72, segno di un livello tecnico comunque sufficiente, se si esclude il 106 di Gatti, che ha però potuto guidare in efficienza solo per il primo giro.

Nella pro, scontata la vittoria di Cattaneo, con un solo punto, ne avrebbe fatti sicuramente pochi anche con il bagnato ma in questo caso il preparatissimo Gandola gli si avvicina moltissimo conquistando la seconda posizione.

Duello per la terza tra Gianoni e Goggia, regolarissimo Gianoni termina a 4 punti mentre Goggia, concentratissimo, paga il conto di guidare una Beta appena tolta dalla scatola e diversissima dalla gas gas che guidava prima (anche per un pilota del suo calibro una moto non conosciuta non permette I recuperi di stabilità quando la moto si scompone).

Bravissimo anche Zampieri, a 15 punti totali stacca di ben 14 il suo diretto inseguitore Ruga.

Punteggi in crescita fino a Balossi che non recupera un cattivo secondo giro pur con ottimi passaggi compiuti nel primo e nel terzo.

Ottimo ristoro offerto a tutti nella baita degli alpini e premiazione ricca anche per chi, senza essere sul podio, è stato estratto per olio per catena offerto da WRM di Beppe Valsecchi, manopole offerte da DarioMotor ed altri premi offerti dal Team Trialario tra cui le immancabili gomme.

Arrivederci alla prossima trasferta 2016 dove il team Scaligero propone la possibilità di spostarsi in una località diversa (forse Boscochiesanuova, famosa per le numerose gare disputate, anche internazionali) non abbiamo dubbi che sappiano il fatto loro.

 

P.De Angelis

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