Caldo umidissimo, piovaschi estivi e poi ancora caldo e, per fortuna, di nuovo sole per la giornata della gara, un sole che ha asciugato alcune delle zone diminuendo la possibilità che l’argilla si impastasse sulle traiettorie per formare quegli strati inespugnabili che hanno caratterizzato alcune delle salite dell’edizione bagnata di due anni fa.

Ma anche il caldo, che pur non è stato tanto forte come quello di passate edizioni, ha fornito la sua parte di problematiche sportive.

Andiamo con ordine.

Molto correlate al clima sono le preoccupazioni degli organizzatori su quello che saranno le difficoltà create dalle zone, nell’ultima edizione, al comparire delle prime gocce, la mattina stessa erano stati censurati alcuni degli ostacoli previsti in tracciatura il giorno prima, e la scelta si era dimostrata corretta, ed andava a sommarsi ai ridimensionamenti che già in fase di tracciatura erano stati dati al progetto dei “veronesi”, che ci ospitano fornendo una ampia scelta di comodità oltre alla disponibilità di un terreno tecnicamente molto appetibile e vario.

Anche questa volta eravamo pronti a ridimensionare la tracciatura che in altre occasioni era stata superiore ai gusti dei nostri piloti.

Invece, il team organizzatore formato da Cesare Menegolli, Pietro Bergamasco e Paolo Bonetti, anche considerando la possibilità che piovesse e sapendo che in alcune zone sarebbe rimasto l’umido anche in caso di clima soleggiato, ha tracciato dei percorsi che si adattavano bene al livello di cui c’era bisogno per soddisfare le necessità agonistiche di selezione e con pochi rischi.

Così i percorsi sono stati modificati in minima parte, utilizzando tra l’altro la loro conoscenza di ogni punto di quel terreno così particolare ed ottenendo un livello di difficoltà che si è dimostrato sicuramente facile per i primi di ogni categoria ma perfetto per tutti gli altri piloti.

Quello che non era stato preso in considerazione è l’effetto che il caldo ha fatto su quasi tutti; quando il corpo non riesce a smaltire il calore, anche con tutte le bibite e i reintegratori del mondo, la forza non è più quella di prima e difatti si vedevano concorrenti cedere di braccia su curve ed ostacoli che con altre temperature non li avrebbero minimamente impensieriti ed anche per questo è stato saggio non esagerare con gli ostacoli.

Dall’altro lato ci sono stati trialisti della vecchia generazione, autentiche rocce, come Pomi e Balossi, che non hanno minimamente ceduto al caldo, facendo registrare una gara quasi esente da errori, ma per fortuna il livello delle zone è stato calibrato su concorrenti più umani e che umanamente possono risentire delle temperature superiori ai trenta gradi.

Come però ben sa chi questa trasferta non se la vuole perdere, Alcenago non è solo la gara, l’alloggio gratuito in albergo a Grezzana e la mitica cena offerta a tutti i piloti grazie all’importante contributo di sponsor come NORD EST ECOLOGIA, Meccanica Muttoni, COCAR e Officina Lafranconi, quest’anno caratterizzata dalle crespelle e dal brasato all’amarone; va anche sottolineato che per i concorrenti che non hanno beneficiato della cena e o albergo, l’organizzazione ha permesso di partecipare senza pagare tasse di iscrizione, sempre grazie a tutti gli sponsor che si possono vedere nella home page.

Come prevedibile questo evento del sabato ha contribuito largamente al gradimento della gara, la parte cui possono partecipare anche gli accompagnatori, quella stessa parte che nelle precedenti edizioni è stata talmente gradita da alcuni piloti da protrarsi fino alla mattina o quasi rendendo poi impossibile partecipare alla gara in modo dignitoso e con risultati disastrosi per la classifica, a vantaggio di altri che si erano mantenuti più casti.

L’assenza dei concorrenti grandi animatori e degustatori degli ottimi prodotti dell’azienda vinicola lessina, piloti e collaboratori di segreteria valtellinesi che negli anni scorsi avevano movimentato la notte grezzanese, ha ridotto alquanto la tentazione di proseguire con libagioni e bevande e con esse il numero dei collassati durante la gara.

Gara che si è poi svolta senza intoppi, la giusta lunghezza delle zone ha anche fatto si che i piloti giunti fin qui in numero inferiore all’ultima gara terminassero tutti poco dopo le 15, permettendo a tutti di sedersi a tavola in anticipo.

Abbiamo già anticipato che Pomi è stato uno dei piloti a non avere cali di prestazioni a causa del caldo, anzi, con i suoi parziali di 3, 1 e zero ha confermato l’occupazione del primo gradino del podio.

A seguirlo imitandone i punteggi i due giovani Basile e Corbellini, il secondo dei quali ancora con un 125 ma preparato in modo da non subire la differenza di cilindrata e Basile che, provenendo dai successi del Downhill si è ormai abituato al trial a discapito dei fedelissimi Trialario.

Per un soffio fuori dal podio Noris, con 16 punti totali si impone su Pozzi alla sua miglior prestazione stagionale.

Conferma evidentissima per Balossi nella amatori, deciso a non sfigurare in gara, è stato attento a non strafare a tavola con il risultato di un incredibile gara a un punto totale, che vuol dire non sbagliare nulla nelle curve viscide con il suo Garelli, contando soprattutto la difficoltà di trattenerne il peso nelle discese tipo quella della zona 4, dove i freni a disco aiutavano parecchio rispetto ai tamburi d’epoca.

Piazza d’onore per il giovanissimo Loris Riva, che continua a confermare l’efficacia del suo allenamento con la Fisto School, a sette punti totali.

Lotta acerrima per il terzo posto dove un regolarissimo Michele Barilani (il padre questa volta) riesce per gli zeri a mantenere suo il podio dopo una gara fatta di tenuta di fisico e nervi, ne fanno le spese Aldeghi (miglior piazzamento quest’anno) e Cereda che finalmente si avvicina ai livelli che gli erano tipici anni fa.

Altra lotta quella della categoria expert, privata in questa gara di alcune presenze.

Delli Paoli e De Angelis riescono a non sbagliare sulle zone più scivolose terminando entrambi con 4 penalità totali, saranno gli handicap dovuti ai risultati dell’anno scorso a decretare quindi la classifica, 10 extra per De Angelis e 20 per Delli Paoli, ancora sotto i 45 anni, li relegano al secondo e terzo posto a vantaggio del più giovane ed atletico Diego Acquistapace che chiude a 7 punti mantenendo il primo posto in gara e classifica generale.

Sempre ottima la prestazione di Maresi, meno abituato al viscido, che chiude al quarto posto rimanendo saldo al terzo posto in classifica generale.

Premiati infine i sacrifici di Gatti, che anche grazie a ottimi passaggi come lo zero alla difficile zona 4 conquista il quinto posto.

Due soli infine i piloti nella categoria Pro, per scelta tracciata senza richiedere di affrontare troppi rischi, il team di organizzatori ha comunque saputo scegliere ostacoli spettacolari anche per questi due piloti, superati però senza problemi.

Vittoria non scontata per Poncia, che fino alla fine ha sentito il fiato sul collo di Codega, autore di un giro a uno totale.

Pranzo in compagnia e allegre premiazioni per tutti,alla fine di questa calda giornata di trasferta che ha soddisfatto sicuramente i piloti ma soprattutto gli organizzatori, sempre preoccupati di voler rendere apprezzata questa loro sempre gradita e generosa ospitalità.

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